Titolo originale | Natural History |
Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Shona Auerbach |
Attori | Emily Mortimer, Jack McElhone, Mary Riggans, Sharon Small, Sophie Main Gerard Butler. |
Uscita | venerdì 22 luglio 2005 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,63 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 15 gennaio 2021
Frankie ha nove anni e vive con sua madre Lizzie. Il padre li ha abbandonati e da allora si sono sempre spostati fino ad arrivare in Scozia. Il film ha ottenuto 1 candidatura al Festival di Giffoni, In Italia al Box Office Dear Frankie ha incassato 7 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Frankie ha nove anni e vive con sua madre Lizzie. La loro esistenza è fatta di continui spostamenti. L'ultima tappa è sulla costa scozzese. Suo padre li ha lasciati da tempo e, per lenire la nostalgia del figlio, Lizzie inventa delle storie che vedono il padre come un marinaio che gira il mondo a bordo di una barca di nome Accra. Per rendere verosimile il suo racconto, la donna scrive al figlio delle lettere fittizie da parte del padre raccontando di avventure straordinarie in paradisi esotici. Gradevole, minimale: i sentimenti raccontati secondo il cinema inglese contemporaneo.
In Dear Frankie, una famiglia, formata da padre, madre e figlio, si è spezzata a causa della violenza del padre. Si è formata così una nuova famiglia, irregolare, costretta a fuggire dal padre, separata dal mondo, formata da madre, figlio e nonna. La madre, Lizzie, è una donna sola, chiusa al rapporto con gli altri. Per Frankie la chiusura all’esterno è soprattutto fisica, causata dalla sordità provocatagli dal padre. Lizzie ha creato per il figlio un padre immaginario che viaggia per il mondo, e gli ha sottratto l’immagine del padre vero. Frankie ha sostituito il padre assente con un padre immaginario, l’immagine assente del padre con le immagini delle navi, del mare. L’acqua, tradizionale simbolo materno, si associa qui sia al padre (immaginario) che alla madre. Nel film, il mare è figura del sogno del viaggio verso una dimensione più sana, dove non si debba più fuggire e sia possibile avere una famiglia serena. Lizzie vuole proteggere il figlio dalla realtà, ma Frankie all’esterno si confronta con l’ambivalenza della realtà e apprende la notizia dell’arrivo della nave del padre immaginario. Lizzie teme che la realtà possa rompere la fortezza che ha eretto per il figlio, e pensa così a un’altra finzione: lo sconosciuto, che è, come il padre immaginario, una figura quasi fiabesca legata al mare. Lo sconosciuto è solo e chiuso, come Lizzie, ma grazie a Frankie si apre, e porta Lizzie ad aprirsi a lui, agli altri. Lo sconosciuto diventa per Frankie figura paterna vicaria: nasce una nuova famiglia (potenziale). Ma lo sconosciuto deve partire. Frankie gli lascia un cavalluccio marino di legno, simbolo della paternità, in quanto sono i maschi della specie a covare le uova: lo sconosciuto è il padre scelto. Si ripresenta il padre vero, Davey: Lizzie nega l’incontro tra Frankie e Davey. Porta a Davey una foto di Frankie: ha portato il figlio ad avere un rapporto immaginario col padre, e il padre ad avere un rapporto immaginario col figlio. Il padre naturale muore. Frankie arriva così al distacco dal padre vero e dal padre immaginario: conquista la consapevolezza delle invenzioni della madre e giunge a un rapporto paritario con lo sconosciuto.
DEAR FRANKIE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€12,50 | – |
Con semplicita', ma con decisione,ci troviamo trasportati in un angolo di Scozia abbastanza sperduto, in compagnia di un inusuale gruppo familiare . Madre anziana , figlia con relativo figlio affetto da mutismo. Fuggono da qualcosa , da qualcuno? Comunque seguiamo la vicenda iniziando a scoprire il bel rapporto tra madre-madre-figlio,la simpatia e la spontaineta' di Frank , il suo non [...] Vai alla recensione »
Semplicemente un bel film pieno di bei sentimenti e delicato mai troppo sdolcinato Era tanto tempo che nn guardavo film del genere . Sono proprio contenta!
Si distingue da tanti altri film per la sua autenticita' dei personaggi. Un po' come su livello superiore (e piu' hollywoodiano) lo faceva Notting Hill. Non e' un film allegro ma pieno di speranza e sentimenti veri, vicini alle nostre realta' modeste, normali, quotidiani. Si riesce bene ad immedesimarsi nei personaggi che per lo piu' sebrano persone che si possono incontrare in qualsiasi citta' inglese. [...] Vai alla recensione »
dov' e' la recensione che ho appena scritto???
"Dear Frankie"... Cominciano così, con un "Caro Frankie", le lettere che un ragazzo scozzese di 9 anni riceve regolarmente dal padre, imbarcato su una nave che tocca tutti i porti del mondo. Frankie non si pone tante domande, non si chiede perché, nel corso della sua vita errabonda, il padre non si sia mai procurato una licenza per abbracciare il figlio che non ha mai visto.
Lizzie (Mortimer) vive con il figlio sordo Frankie (McElhone). Il bambino crede di avere uno scambio epistolare con il padre marinaio di cui non ha nessun ricordo, ma in realtà è Lizzie che risponde alle sue lettere. Quando viene annunciato il rientro della nave su cui lavorerebbe l’uomo, lei ingaggia il misterioso fratello di un’amica perché per un giorno posi da papà con Frankie.