Anno | 1963 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 84 minuti |
Regia di | Lina Wertmüller |
Attori | Stefano Satta Flores, Antonio Petruzzi, Rosanna Santoro . |
Tag | Da vedere 1963 |
MYmonetro | 3,27 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 2 settembre 2009
Due giovani, uno studente svogliato e un ragioniere, conducono un'esistenza monotona scandita da giornate sempre uguali nel loro paesino di provincia.
CONSIGLIATO SÌ
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È un bozzetto della vita in un paese del Meridione disegnato attraverso la figura di due ragazzi, uno studente svogliato e un ragioniere. I due trascorrono le giornate negli stessi luoghi, facendo i medesimi discorsi, preferendo la monotonia quotidiana a qualunque altro possibile sbocco. Primo lungometraggio della brava regista televisiva che dimostra mano sicura e approfondisce l'indagine psicologica e sociale della realtà meridionale. La Wertmüller era partita bene, piena di rigore e di propensione alla verità. Non ha poi mantenuto le promesse, anche lei catturata dalla tentazione del cinema dai grandissimi mezzi.
I BASILISCHI disponibile in DVD o BluRay |
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Questa pellicola esplica in maniera efficace la mentalità di paese, ma di paese meridionale, che è quasi come dire "il peggio del peggio". I giovani protagonisti sono affetti (come molti ancora oggi, chi scrive lo sa bene, perchè la terra madre è la stessa del film) da una inettidune e una pigrizia che è tipica, è un ritornello, una consuetudine. Vai alla recensione »
Straordinario e realistico ritratto della piccola provincia meridionale dei primi anni 60.Si respira l'aria sonnacchiosa,inerte,monotona di quella società, che non ha speranza di crescita,non trova o vuole trovare alternative a un mondo gretto,piccino,sessista,ignorante che sembra attraversare senza consapevolezza e la benchè minima voglia di riscatto.
I basilischi sono dei vitelloni in chiave meridionale: figli in genere di gente abbastanza agiata, studiano tutti per avere una laurea, ma, confinati come sono nella loro modesta cittadina rurale, non si fanno grandi illusioni per l’avvenire; passano il loro tempo in strada, cercando di abbondare qualcuna delle difficili ragazze del luogo, oppure vanno ad oziare in una specie di circolo culturale che, [...] Vai alla recensione »