
Anno | 2024 |
Genere | Azione, Avventura, Fantascienza, |
Produzione | USA |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Kelly Marcel |
Attori | Tom Hardy, Chiwetel Ejiofor, Juno Temple, Rhys Ifans, Peggy Lu Alanna Ubach, Stephen Graham, Clark Backo, Ivo Nandi, Otis Winston, Hala Finley. |
Uscita | giovedì 24 ottobre 2024 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,17 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 24 ottobre 2024
Argomenti: Venom
Nel terzo capitolo della serie, Tom Hardy ritornerà nei panni del letale vigilante Venom. Il film è diretto da Kelly Marcel, che ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Tom Hardy. In Italia al Box Office Venom - The Last Dance ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 7,3 milioni di euro e 3,2 milioni di euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Eddie torna sulla sua Terra dopo una brevissima permanenza in quella degli altri eroi Marvel come Spider-Man, e scopre di essere ricercato per la morte del detective Patrick Mulligan. Nel mentre, in un remoto pianeta prigione, un misterioso essere di nome Knull si risveglia e manda i suoi cacciatori "xenofagi" in cerca di Venom, il solo simbionte ad aver attivato il "Codex" che potrebbe liberare Knull. Mentre Eddie cerca di raggiungere New York, per essere scagionato dalle accuse, viene attaccato da uno di questi xenofagi ma riesce a sopravvivere. Si ritrova presto però braccato anche dai militari a caccia di alieni guidati da Rex Strickland. I suoi scienziati hanno infatti salvato dalla morte Patrick Mulligan, ora a sua volta legato a un simbionte alieno. Questi gli ha rivelato dell'entità che dà la caccia a Venom.
Un confuso terzo capitolo, che introduce molti personaggi, troppi simbionti e la consueta minaccia a base di CGI e poco altro. Più canzoni e balletti non redimono il clamoroso spreco di cast di Venom: The Last Dance.
Esordio alla regia della sceneggiatrice dei capitoli precedenti Kelly Marcel, il film è scritto insieme a Tom Hardy, che si ritaglia una via di fuga da questa saga, il cui successo al botteghino ha dato il là a progetti terribili come Morbius e Madame Web. Hardy ci mette le sue amicizie e infatti partecipano al film alcuni dei migliori attori inglesi della sua generazioni: Rhys Ifans, Stephen Graham oltretutto resuscitato dal film precedente e persino Chiwetel Ejiofor, che crea un totale corto circuito con l'Universo cinematografico Marvel principale, dove interpreta Mordo, l'amico e rivale di Doctor Strange. Ma del resto nella prima e forse unica buona battuta del film, Venom dichiara di averne già avuto abbastanza (come del resto una buona fetta di pubblico) di questa sciocchezza del multiverso.
Il film dà inoltre spazio a due nuovi personaggi femminili, la scienziata colpita da un fulmine Teddy Payne e la sua collega che porta una spilla a forma di albero di Natale - e per questo è soprannominata Christmas. La sua personalità è tutta lì, nonostante il ruolo sia andato a un'attrice con cui Marcel ha già lavorato, la protagonista della sua serie Tv The Changeling. Teddy è invece interpretata dalla più nota Temple Juno, ma anche nel suo caso il personaggio è bidimensionale, caratterizzato solo dalla tragica casualità meteorologica che le ha strappato il fratello in tenera età. Rex Strickland poi non sembra nemmeno avere una motivazione per quello che fa, a differenza del suo omologo a fumetti che era reduce del Vietnam, legato in quella guerra a un simbionte precedente a Venom.
Così come il cast, è sprecata anche la costosa colonna sonora ricca di brani celebri, usati per movimentare una corsa a cavallo potenziato dal simbionte e con battute come «Questo cavallo ha molti cavalli!», oppure per una scena di ballo del tutto gratuita al ritmo di una cover degli Abba. Tra l'altro assurdo punto di svolta della trama, in cui Venom decide, senza alcun senso, di smettere di scappare per ballare, aiutando gli sceneggiatori ad andare verso uno showdown comodamente ambientato in mezzo al deserto con costi ridotti.
Qui alieni in CGI combattono altri alieni in CGI, per decine di minuti, arrivando faticosamente a un finale che vorrebbe essere risolutivo ma che, naturalmente, ha nella scena al termine dei titoli di coda un cavallo di Troia per eventuali ulteriori seguiti con Tom Hardy. Anche se il film sembra proporre con più convinzione un'altra strada: un passaggio di consegne al personaggio di Temple Juno. Del tutto illogico poi l'epilogo dedicato al villain, il cui piano viene scongiurato ma che si accinge a fare esattamente quello che il film gli dovrebbe aver impedito di fare.
La confusione insomma dilaga, la logica è un fastidio non richiesto e se da una parte la Computer Grafica è un po' migliorata, tutto continua a sembrare piuttosto finto e posticcio, dall'aereo in volo a cui Venom si attacca fino ad alieni mutaforma o capaci di rigenerarsi che sembrano coperti di una patina di plastica. Nessuno di questi difetti era però assente dai film precedenti, che al box office sono andati benone come se l'amore per il personaggio fosse inscalfibile, irrelato alla qualità dei film a cui dà il titolo. Anche il terzo capitolo avrà fortuna o pure per Venom arriverà la cosiddetta "superhero fatigue", ossia la stanchezza verso il genere supereroico, a fare giustizia della saga?