Opere, sinfonie, composizioni e colonne sonore. Lavorando con artisti diversi come Allen Ginsberg, Woody Allen, Twyla Tharp e David Bowie, Philip Glass è il primo musicista ad aver spaziato in così tanti generi differenti, dalla world music al pop rock, dalla danza classica al teatro sperimentale. Nato nel 1937, ha studiato alla Chicago University, alla Juilliard School di New York e ad Aspen. In seguito, si è trasferito a Parigi per trovare una sua personalità artistica precisa, lavorando con i leggendari Nadia Boulanger e Ravi Shankar. Nel 1967 è tornato a New York e ha creato il Philip Glass Ensemble. La musica di Glass è caratterizzata dalle sue strutture ripetitive. La maggior parte delle sue composizioni sono basate sull’iterazione dei temi, che portano l’ascoltatore in una spirale. In questo modo, ha composto le musiche di vari film, passando dai titoli classici di Jean Cocteau ai documentari. Si esibisce da solo o con il suo Ensemble, partecipando a conferenze e seminari in tutto il mondo. Con Animals in Love, ha cercato di riprodurre lo stato immacolato della natura. Ha scelto di partecipare a questo progetto perché ama lavorare a pellicole senza dialoghi. In quest’occasione, può anche giocare con i vari canti e i rumori tipici del mondo animale. Lui mette in evidenza tre parti importanti nel lavoro che ha svolto per il film: un tema principale che riflette la maestosità della natura; una dimensione ‘aviaria’ con degli strumenti di legno, per fornire il senso dei movimenti delli ali e del volo; infine, l’utilizzo di coppie di strumenti, come due clarinetti o due trombe, per rispecchiare l’immagine delle coppie di animali. L’idea era anche di sottolineare gli aspetti comici ed ironici della natura selvaggia.