Albert Finney, candidato a cinque premi Oscar, ha alle spalle una lunga e fortunata carriera come attore teatrale, cinematografico e televisivo oltre che come produttore e regista. Ha ottenuto le candidature all’Oscar come migliore attore per Tom Jones, Assassinio sull’Orient Express, Il servo di scena e Sotto il vulcano e come Attore non Protagonista per l’interpretazione dell’avvocato Edward Masry nel film Erin Brokovich. Ha vinto due volte il Golden Globe, di recente per il programma della HBO, The Gathering Storm nel quale interpretava Winston Churchill e per il quale ha vinto anche un Emmy. Nel corso degli anni ha ottenuto numerose candidature ai Golden Globe ed ha ottenuto tanti premi e riconoscimenti anche come attore teatrale, vincendo tra gli altri il Tony per il ruolo di Martin Luther nello spettacolo di John Osborne "Luther" e per quello di Peter Nichols "A Day in the Death of Joe Egg.
Finney ha debuttato al cinema con un piccolo ruolo accanto a Sir Laurence Olivier in The Entertainer seguito da ruoli da protagonista in Sabato sera, domenica mattina, La doppia vita di Dan Craig (del quale è stato anche produttore), Tom Jones e Due per la strada con Audrey Hepburn. In precedenza aveva lavorato già per il regista Sidney Lumet in Assassinio sull’Orient Express, ottenendo una candidatura all’Oscar per il ruolo di Hercule Poirot.
La sua carriera è ricca di grandi interpretazione come quella premiata con il Golden Globe in La più bella storia di Dickens, e quelle di film quali Wolfen, Spara alla luna, Annie, Un ostaggio di riguardo, Un uomo senza importanza, Crocevia della morte, The Playboy, Cambiar vita, Washington Square, La colazione dei campioni, Delivering Milo, Big Fish, La sposa cadavere, Simpatico e Un’ottima annata.
Nel 1965 Albert Finney ha fondato la Memorial Films con Michael Medwin con la quale ha prodotto film come L’errore di vivere (da lui diretto) Se...., Bleak Moments, Spring And Port Wine, Sequestro pericoloso, In Loving Memory, O Lucky Man!, The Day, Alpha Beta, The Engagement, Legge e disordine e Memorie di una sopravvissuta.
Passando al piccolo schermo, ricordiamo View Friendship and Marriage, The Claverdon Road Job, The Miser, Picasso Summer, Alpha Beta, The Biko Inquest (del quale è stato il regista), The Endless Game, The Image, The Green Man, Karaoke / Cold Lazarus, Nostromo, A Rather English Marriage e My Uncle Silas.
Nato e cresciuto a Salford, nel Lancashire, Inghilterra, Albert Finney ha studiato alla Royal Academy of Dramatic Art e ha debuttato sul palcoscenico con la Birmingham Repertory Company in Giulio Cesare a 20 anni. Da allora ha interpretato più di 50 spettacoli teatrali a Londra, in vari teatri in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.
Dopo il debutto nel West End con Charles Laughton e Else Lanchester in The Party, ha interpretato le produzioni della Royal Shakespeare a Stratford-on-Avon in occasione del centenario della compagnia, nel 1959. Nel 1960, ha iniziato un lungo sodalizio con il Royal Court Theatre cominciato con l’interpretazione di The Lily White Boys. Successivamente ha recitato per la National Theatre Company all’Old Vic nel 1965, interpretando Molto rumore per nulla, The Country Wife e Il giardino dei ciliegi, solo per citarne alcuni. Restando al teatro, ricordiamo anche Billy Liar, Armstrong’s Last Goodnight, Love for Love, Miss Julie, Alpha Beta, Krapp’s Last Tape, Cromwell, Tamburlaine The Great, Another Time e il recente e acclamatissimo Art.
Per quanto riguarda premi e riconoscimenti ottenuti a teatro, ricordiamo i premi Olivier come Migliore Attore per Orphans e A Flea In Her Ear e il premio Evening Standard Theatre sempre come Migliore Attore per Luther.
Passando al piccolo schermo, Finney ha interpretato alcuni programmi memorabili tra cui le miniserie di Dennie Potter Karaoke e Cold Lazarus e Nostromo tratto da Joseph Conrad. Ha ottenuto una candidatura all’Emmy per il telefilm The Image. Inoltre ha interpretato The Green Man, View Friendship and Marriage, The Miser, Picasso Summer, Alpha Beta, The Biko Inquest, The Endless Game ed è stato il protagonista di Pope John Paul II. Infine ricordiamo il recente A Rather English Marriage.