Dopo aver studiato recitazione con Charles Dullin, recita in teatro nella Compagnie des Quinze ed esordisce nel cinema a soli 16 anni, con parti di fianco in film muti. Solo nel 1934 però inizierà a interpretare ruoli di rilievo in La voix sans visage (La voce senza volto, 1934) di Mittker e Adémaï avioteur (Allegro volo) di Jean Torride. Renoir la nota e le affida la parte di Edith, in Le crime de Monsieur Lange (Il delitto del signor Lange, 1935) e quella della giovane Henriette in Une partie de campagne (La scampagnata, 1936). B. con la sua bellezza giovanile tratteggia una affascinante figura femminile che per un solo giorno nella vita si abbandona alla dolce sensualità di un'avventura nel bosco. Poi per Marcel Carné è la bella e riservata protagonista di Jenny (Jenny, regina della notte, 1936). Con lo stesso regista girerà (in un ruolo secondario) Les portes de la nuit (Mentre Parigi dorme, 1946). Nel 1937 aveva preso parte alla lavorazione di Les gens du voyage (Nomadi) di J. Feyder. Nel 1949 si ritira (ha sposato Jacques Lacan), dopo aver ricevuto nel 1946 il premio Suzanne Bianchetti che va all'attrice francese più promettente. Aveva girato 24 film, ma nessuno era servito a B. per trovare una sua vera strada nel mondo del cinema, cui restò sostanzialmente estranea.
Da F. Di Giammatteo, Nuovo dizionario universale del cinema. Gli autori, Editori Riuniti, 1996, Roma