Allievo dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, cominciò a lavorare in teatro, prima di prosa poi di rivista, nell'immediato dopoguerra, affermandosi come caratterista gustoso ed efficace, dalla comicità esuberante, che ebbe modo, in seguito, di manifestarsi ampiamente alla radio e alla televisione, oltreché nell'ambito della commedia musicale. Nel cinema esordi nel 1948 in Arrivederci, papà (Camillo Mastrocinque) e successivamente apparve in molti film, per lo più comici, rimanendo tuttavia entro i limiti ristretti d'una recitazione macchiettistica. Tra le sue migliori caratterizzazioni, di maggior impegno drammatico, vanno segnalate quelle de La voce del silenzio, 1953, Georg Wilhelm Pabst) e de L'assassino (1961, Elio Petri). Fu sposato con l'attrice Bice Valori.