
Regista e sceneggiatore eclettico, Derrickson torna con il sequel Black Phone 2. Dal 16 ottobre al cinema.
di Francesca Pellegrini
Regista e sceneggiatore eclettico, Scott Derrickson si è ritagliato un posto d'onore nel regno dell'horror grazie a opere come The Exorcism of Emily Rose (2005), Sinister (2012) e Black Phone (2021). Dal 16 ottobre uscirà il sequel Black Phone 2.
E forse, dietro quella sua visione disturbante e oscura, si cela il prezioso consiglio di un maestro come Guillermo del Toro.
Nato e cresciuto a Denver, in Colorado, studia presso la Biola University in California, dove consegue una laurea in Scienze Umanistiche con specializzazione in filosofia e letteratura, un B.A. in comunicazione con enfasi sul cinema e in teologia. In seguito, ha completato la sua formazione accademica ottenendo un master in cinema presso la USC School of Cinematic Arts.
Dopo il cortometraggio Love in the Ruins del 1995, Derrickson debutta alla regia nel 2000 con l'horror Hellraiser: Inferno, quinto capitolo della saga culto, distribuito direttamente per il mercato home video. Successivamente, si dedica per diversi anni alla scrittura di sceneggiature per vari studi cinematografici.