I due attori sono ritratti in una scena di Un uomo, Una donna di Claude Lelouch, Palma d'oro nel 1966.
È stato svelato il manifesto della prossima edizione del Festival di Cannes, al via il prossimo 13 maggio. A essere protagonisti della locandina sono gli attori Anouk Aimée e Jean-Louis Trintignant ritratti in una scena di Un uomo, Una donna di Claude Lelouch, Palma d'oro nel 1966.
Per la prima volta il manifesto avrà una doppia versione: lo stesso fotogramma è stato utilizzato in due prospettive diverse, uno con in primo piano la donna, l’altro l’uomo.
La nota ufficiale del festival di Cannes presenta così il suo manifesto:
“Nel 1965, i due protagonisti interpretati da Anouk Aimée e Jean-Louis Trintignant si incontrarono, si incantarono, resistettero e infine volteggiarono sotto la macchina da presa incandescente di Claude Lelouch. La Palma d'oro, i due Oscar a Hollywood nel 1967 e le decine di premi in tutto il mondo "impallidiscono" dice il festival "in confronto a questo grandioso momento di tenerezza, semplicità e bellezza. Perché è senza dubbio l'abbraccio più famoso della 7ª Arte ("étreinte" in francese, l'anagramma di "éternité"), perché non si possono separare un uomo e una donna che si amano, perché non si può separare quell'Uomo da quella Donna. Ora nel 60/o anniversario sono di nuovo insieme.
In tempi che sembrano voler separare, compartimentare o soggiogare, il Festival di Cannes vuole (ri)unirsi; avvicinare i corpi, i cuori e le anime; incoraggiare la libertà e rappresentare il movimento per perpetuarlo; per incarnare il vortice della vita per celebrarlo, ancora e ancora. Quest'uomo e questa donna che hanno vinto entrambi premi a Cannes - Miglior attore (Z, 1969), Miglior attrice (Salto nel vuoto), 1980) - non ci sono più. Anche questi due manifesti rendono omaggio.
Magnifici eroi della delicatezza e della seduzione, Anouk Aimée e Jean-Louis Trintignant illuminano per sempre il film della nostra vita, come questi due manifesti, i cui colori esprimono l'intensità di un amore appassionato che trionfa sulla disperazione. Questa luce non viene più dai cieli, oggi turbati da ogni parte da nubi oscure; Emerge dalla fusione radiosa di due esseri che ci riconciliano con la vita".