Centro di ricerca dedicato a maestro avanguardia degli anni '60
ROMA, 07 APR - Santa Cecilia apre alla musica
elettronica con lo studio Paolo Ketoff, laboratorio intitolato
all' ingegnere del suono, nato a Roma ma di origini russe,
considerato tra gli esponenti più in vista della sperimentazione
e dell' avanguardia negli anni Cinquanta e Sessanta. Il centro,
che sarà inaugurato l'8 aprile nella sede dell'Accademia
Nazionale all'Auditorium Parco della Musica, sarà una struttura
permanente di formazione, produzione e ricerca musicale
accessibile a studenti, compositori, musicisti e ricercatori e
''punta lo sguardo alla musica del futuro con una visione
allargata alle sconfinate potenzialità che l'elettronica può
offrire ai nuovi autori e anche al repertorio della musica
sinfonica e da camera''.
Concepito come un laboratorio creativo aperto, lo Studio
Ketoff sarà presto connesso a realtà internazionali e metterà a
disposizione i mezzi più avanzati e i più moderni supporti
professionali di cui si avvale oggi la produzione musicale come
sistemi di intelligenza artificiale e di analisi acustica per
gli strumenti d'orchestra. L'inaugurazione del laboratorio cade
in occasione del centenario della nascita di Ketoff, ''liutaio
elettronico'' inventore di uno dei primi sintetizzatori, il cui
archivio è stato donato a Santa Cecilia dai figli Andrea e
Fulvia - e risponde - è stato spiegato - ''alle esigenze di
avere a Roma un centro tecnologicamente avanzato nell'ambito di
un programma che colloca con autorevolezza la musica elettronica
nel percorso formativo, produttivo e di ricerca dell'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia. Tra la fine degli anni Cinquanta e i
primi anni Sessanta le macchine di Ketoff - i sintetizzatori
musicali Fonosynth e Synket - hanno aperto gli orizzonti della
creatività sonora internazionale, nella musica d'avanguardia e
nella musica per film. (ANSA).
(ANSA)