Una panoramica sul teatro antropologico che si svolge ogni anno nel famoso luogo di culto. Disponibile in streaming su VatiVision.
Una roccia scura e lucida accoglie i pellegrini in arrivo da tutto il mondo al santuario dedicato alla Beata Maria Vergine. Le mani la toccano, nella speranza di un miracolo o anche semplicemente in cerca di un conforto tattile, di un corpo protettivo, un'entità solida a cui fare riferimento. In aiuto allo spettatore arrivano in apertura, sotto forma di didascalia, le uniche, decisive informazioni: "ogni anno più di 3 milioni di pellegrini si recano a Lourdes. Dal 1858, i medici hanno constatato 7000 guarigioni inspiegabili. La Chiesa ha riconosciuto 70 miracoli".
Da quella pietra, la grotta in cui nel 1858 si registra l'apparizione di Maria a Bernadette (canonizzata nel 1933), si apre una ricognizione ad ampio raggio e quasi scientifica di alcune anime diverse del pellegrinaggio religioso.
Sono accenni di personaggi, tracce che non diventano mai troppo definite o eclatanti; i loro nomi non compaiono nemmeno nei titoli di coda, per riservatezza.
Dopo aver firmato altri due notevoli film come Reset (guarda la video recensione) (2015, sul coreografo Benjamin Millepied) e Rocco (inteso come Siffredi, evento speciale alle Giornate degli Autori 2016), i registi Thierry Demaizière e Alban Teurlai realizzano un film sulle debolezze e speranze umane, con un approccio laico e aperto.
Lourdes è ora disponibile on demand su Vativision.