Un film che sembra un documentario che sembra una detective story, è tante cose insieme Where is Rocky II? l'opera geniale di Pierre Bismuth. Alla base c'è la ricerca di una finta roccia, ma in realtà un'opera d'arte abbandonata provocatoriamente nel deserto del Mojave da un celebre artista, Edward Ruscha, di cui aveva visto un dimenticato documentario negli anni Ottanta proprio il regista e sceneggiatore. La pietra è rimasta lì o almeno dovrebbe essere rimasta lì, confusa tra le altre rocce intorno. Da questa domanda inizia anche il film che infatti prende il via da una vera conferenza stampa di Ruscha a cui fa partecipare una finta troupe di giornalisti che pongono la domanda all'artista "Where Is Rocky II?".  

Ma chi è Ed Ruscha? Forse questo è il vero punto di partenza. Ebbene Ruscha è uno dei più influenti artisti statunitensi ed è considerato tra i padri della Pop Art a fianco di Andy Warhol o Roy Lichtenstein. 

Mentre per gli amanti del cinema è più facile trovare le giuste coordinate per inquadrare il regista Pierre Bismuth che è tra i geniali sceneggiatori vincitori dell'Oscar per lo script di Eternal Sunshine of the Spotless Mind – tradotto in Italia con l'orribile Se mi lasci ti cancello di Michel Gondry. In Where Is Rocky II? troviamo un detective che viene ingaggiato per ritrovare appunto la roccia che ha il nome che richiama uno dei film di successo di Sylvester Stallone. Al  suo fianco vengono poi schierati anche due sceneggiatori - realmente sceneggiatori nella vita - come D.V. DeVincentis (Alta Fedeltà, American Crime Story) e Anthony Peckham (Invictus, Sherlock Holmes) entrambi chiamati anche loro a trovare la pietra scomparsa e tutti e tre a mescolare folli teorie da parte dell'investigatore e fatti reali secondo gli sceneggiatori.  Per un documentario o forse un film dove realtà, finzione e arte si fondono insieme. 

Where Is Rocky II? sarà disponibile stasera alle 21.00 sulla piattaforma Più Compagnia. La cassa rimarrà aperta fino alle 23.00 e il film sarà disponibile per le successive 24 ore.
 
Il film è stato selezionato da Lo schermo dell’arte per sostenere l’Artists’ Film Italia Recovery Fund, una raccolta fondi a sostegno degli artisti under 35. Si potrà accedere alla proiezione anche facendo una donazione (minimo di 5 euro) a QUESTO LINK entro un’ora dall’orario di inizio dello spettacolo. Si riceverà un’email con il codice biglietto grazie al quale si potrà accedere al proprio posto in sala virtuale.