Il primo dei due capitoli sulla Madonna attinge dagli scritti del Vangelo di Giovanni, dall'apocrifo dello pseudo-Matteo e dalle visioni della mistica tedesca beata Anna Katharina Emmerick. Al cinema.
di Giancarlo Zappoli
Le vicende della madre di Cristo vengono seguite dopo la Resurrezione attingendo dagli scritti del Vangelo di Giovanni, dall'apocrifo dello pseudo-Matteo e dalle visioni della mistica tedesca beata Anna Katharina Emmerick (1774 -1824), che narrò al suo biografo, Clemens Brentano, la vita della Santa Vergine. Nel film trovano spazio anche alcuni flashback che portano le vicende indietro nel tempo per mostrare l'infanzia di Maria. In particolare vengono seguiti i nove anni di esilio nella cittadina di Efeso, a seguito delle persecuzioni contro i cristiani iniziate a Gerusalemme nell' anno 37 d.C.
Alla base di questo primo capitolo della storia di Maria sta sicuramente un'approfondita conoscenza delle Scritture nonché, in particolare, di "Vita della santa Vergine Maria" della Emmerich delle cui visioni si è avvalso anche Mel Gibson per La passione di Cristo.