Le fasi della realizzazione di un'opera-evento che cessa d'essere utopia per divenire magnifica realtà. Dal 16 al 19 giugno al cinema.
di Rossella Farinotti
Come si crea un camminamento di tre chilometri che galleggia sull’acqua? E, soprattutto, come può nascere un’idea così ambiziosa? Se a pensarla e, dopo più quarant’anni, realizzarla è Christo, allora non è più un’utopia, ma un’opera che si può attivare. Christo – Walking on water, il film di Andrey Paounov, racconta, nei dettagli più vivi, l’intero processo che ha portato allo sviluppo dell’opera d’arte – e di ingegneria – The Floating Piers realizzata nel giugno 2016 sul Lago d’Iseo. Non è semplice narrare la processualità di un evento di tale portata: un’operazione di arte contemporanea costata anni di pensiero, di germinazione e di lavoro da parte di una grande squadra che ha avuto luce per la prima e unica volta – le opere di Christo e della moglie Jeanne Claude, mancata nel 2009, sono uniche e non vengono mai ripetute – in Italia nel giugno 2016.
In quei sedici giorni di attivazione dell’opera, giornate di cambiamenti climatici repentini, di acqua, di vento, di sole, di caos, il grande lavoro è stato fotografato da centinaia di migliaia di persone: personaggi dell’arte e utenti curiosi che hanno fatto ore di coda per vivere l’esperienza di camminare sull’acqua.