Robert Eggers rimane intrappolato nella maniera e nel compiacimento. Presentato alla Quinzaine des réalisateurs.
di Marianna Cappi
Thomas Wake è il guardiano stagionale di un faro sperduto nel nulla, su un'isola battuta da venti e tempeste, nella Nuova Scozia di fine Ottocento, mentre Ephraim Winslow è il suo giovane aiutante, propostosi volontario per le quattro settimane del turno. L'accanirsi del maltempo costringerà i due uomini ad una permanenza ben più lunga del previsto e ad una convivenza forzata che porterà in superficie demoni personali, timori ancestrali e nuove, tormentate pulsioni, in un crescendo di follia e claustrofobia.
Lungamente anticipato come il nuovo, attesissimo horror sui generis del regista di The Witch, opportunamente ammantato del fascino che gli viene dalla scelta di utilizzare la pellicola, il bianco e nero e addirittura alcune lenti e focali del cinema di un secolo fa, The Lighthouse rischia di averci voluto abbagliare - come William Dafoe in prossimità della sorgente di luce- ma di non saper poi reggere a dovere le aspettative.