
Il regista cede a qualche sequenza di troppo senza eguagliare i classici di Hong Kong. Presentato al FEFF di Udine.
di Emanuele Sacchi
La polizia è sulle tracce del Pittore, falsario pluriomicida a piede libero. Quando infine riesce a catturare il suo complice, Lee Man, e a farlo testimoniare, prova a ricostruire l'identità del misterioso criminale. Il pericolo di spoiler è elevatissimo con Project Gutenberg, specie a causa delle polemiche suscitate da un'accusa non troppo velata di plagio. Felix Chong, regista e sceneggiatore (le trilogie di Infernal Affairs e Overheard nel suo prestigioso curriculum), ha negato recisamente: purtroppo rivelare l'identità della matrice significa automaticamente produrre uno spoiler, quindi ci asterremo dal farlo.
Certo è curioso che si parli di matrici e di copie proprio a proposito di un film come Project Gutenberg, heist movie di impianto classico che Chong conduce con la tipica attenzione maniacale al dettaglio, utilizzata per trascinare lo spettatore tra i gangli intricati della vicenda narrata.