Il libro di Nissola racconta il suo continuo morire e rinascere
ROMA, 28 SET - "Quante volte egli ha cambiato la
musica durante la sua vita? Quante volte, nel suonare la sua
musica, Miles è morto e rinato?". Venticinque anni fa, il 28
settembre del 1991, in California, a Santa Monica, un violento
attacco cardiaco non lasciò scampo al trombettista statunitense
Miles Davis, genio indiscusso del ventesimo secolo. Il libro
"Miles Davis Principe delle tenebre", scritto dal musicologo
Gianfranco Nissola (Arcana) ricostruisce l'esistenza del
jazzista che oggi avrebbe novant'anni, immergendosi e svelando
l'enigma che ancora avvolge il mitico personaggio della musica
moderna. La vita di Davis è scandita dagli studi e le prime
esibizioni a St. Louis, nel Missouri, alle jam sessions a New
York e "a tutto quel microcosmo che caratterizzava il
comportamento dei musicisti di colore che, nei primi anni
Quaranta, cercavano di sfondare uptown, ad Harlem, per potersi
esibire con successo downtown, sulla Cinquantaduesima.
(ANSA)