Advertisement
Tokyo, Premio Samurai alla carriera a John Woo

Il maestro confessa: "ad Hollywood, fama, denaro e potere dominano sul processo creativo. A Hong Kong è il regista a dominare su tutto".
di Paolo Bertolin

In foto i registi Yoji Yamada e John Woo, i vincitori del Premio Samurai alla carriera.

martedì 27 ottobre 2015 - Festival

Il weekend al 28th Festival di Tokyo è stato caratterizzato dalle celebrazioni di Halloween che hanno riempito la città di decorazioni a tema, quali le tipiche zucche con sorrisi spettrali e sagome di pipistrelli, e hanno fatto riversare nei vivaci quartieri di Roppongi e Shinjuku, location del festival, una colorita folla abbigliata con i costumi più improbabili. In Giappone, difatti, la cultura del lavoro prevale su tutto e una festività di mero intrattenimento come Halloween viene sempre celebrata dai locali durante il fine settimana propinquo.

Sul fronte delle attività festivaliere, si è registrato il tutto esaurito per l'incontro aperto a pubblico e professionisti dei vincitori internazionali del Premio Samurai alla carriera: il regista giapponese Yoji Yamada e il maestro dell'action hongkonghese John Woo. Durante la conversazione/intervista, il regista John Woo di A Better Tomorrow (1986) e Face/Off - Due facce di un assassino (1997) ha ricordato come gli autori e i film che più lo hanno influenzato sono stati Kurosawa de I sette samurai (1954), Melville di Frank Costello faccia d'angelo (1967), Peckinpah de Il mucchio selvaggio (1969), David Lean di Lawrence d'Arabia (1962) e l'opera del suo mentore Chang Cheh.
Ha ricordato anche come A Better Tomorrow abbia cambiato radicalmente il cinema d'azione di Hong Kong: "A quell'epoca, è stato il primo tentativo di ridefinire il film d'azione poliziesco a Hong Kong. Le storie erano sempre in bianco e nero, era chiaro chi era buono e chi cattivo e alla fine la polizia vinceva sempre, mentre i cattivi erano catturati. Il mio produttore Tsui Hark mi ha dato carta bianca, al fine d'impartire il messaggio che volevo. Per me, ciò che mancavano erano i sentimenti e le emozioni. Il film riflette i miei sentimenti rispetto alla mia vita e ai miei rapporti con gli amici all'epoca. L'emozione è l'elemento chiave di un film che ha fatto epoca e rinnovato un genere".

Nel parlare dell'esperienza a Hollywood, Woo ha elogiato la professionalità del lavoro presso i grandi studio, ma ha pure rievocato uno shock professionale: "Tutti sono estremamente professionali e il sistema funziona come un ingranaggio perfetto che guarda al mercato globale. I professionisti che arrivano da tutto il mondo per lavorare a Hollywood sono trattati con grande rispetto e ammirazione. All'epoca del mio primo film hollywoodiano, però, mi sono scontrato con una pratica per me non familiare. Le grandi star hanno difatti per contratto diritto a imporre il loro montaggio. Si tratta di una cosa che non sono riuscito ad accettare e che mi ha molto urtato. A Hollywood, fama, denaro e potere dominano sul processo creativo. A Hong Kong, invece, era il regista ad avere potere decisionale su tutto. Quando realizzai The Killer (1989), iniziammo le riprese senza avere una sceneggiatura completa: la responsabilità del film era tutta mia, come pure una totale libertà". Ma il successo di Nome in codice: Broken Arrow (1996) e Face/Off - Due facce di un assassino cambiò rapidamente le cose: "All'epoca, solo cinque registi a Hollywood che avevano l'ultima parola sul montaggio. Io ero uno di quei cinque".

Interrogato sul suo ritorno in Asia e la carriera in Cina, Woo ha spiegato che "all'epoca ci sono state due ordini di ragioni a riportarmi in Asia. Da un lato, questioni personali e il desiderio di tornare a casa e cercare nuovi materiali in un momento in cui a Hollywood c'era forse una penuria di buone idee. Dall'altro, l'invito di molti professionisti e amici della Grande Cina, da Hong Kong, Taipei e Pechino che incontravo ai festival e che mi invitavano a tornare in Asia per aprire il mercato cinese al mondo. Dopo aver appreso molto a Hollywood, mi ero reso conto che prima o poi Hollywood sarebbe arrivata in Cina e che era giusto preparare il terreno e rendere più professionale e aggiornato il mercato locale, formando una nuova generazione di registi e professionisti che potessero creare un nuovo sistema di cinema commerciale cinese con aspirazioni globali".
Un'osservazione, quest'ultima, che è parsa di grande rilevanza e tempestività rispetto agli sviluppi testimoniati dalla storia stessa del Festival di Tokyo. Dopo la vittoria inaugurale del cinema locale di Typhoon Club di Soomai Shinji nel 1985, le cinematografie cinesi sono quelle che hanno riportato più vittorie qui a Tokyo, marcando le tappe di un'ascesa globale che è stata in primis un grande movimento di rinnovamento estetico. In tal senso, non è un caso che tra i restauri proposti dal festival ci sia il secondo vincitore del Sakura Grand Prize e primo vincitore cinese, il classico Il vecchio pozzo (1987) di Wu Tian-ming che vantava come attore protagonista Zhang Yimou e come direttore della fotografia Chen Kaige.

E, nonostante i recenti screzi diplomatici che in anni recenti anno portato alla cancellazione delle partecipazioni della Cina Popolare a Tokyo, pare che la supremazia delle cinematografie cinesi potrebbe riaffermarsi a Tokyo anche quest'anno, visto che sia nel concorso principale che nella competizione di Asian Future, i titoli che hanno attratto più interesse e maggiori favori sono rispettivamente My Original Dream del cinese popolare Hao Jie e Lazy Hazy Crazy dell'hongkonghese Luk Yee-sum. Quest'ultimo, con il suo ritratto vivido e salace di tre studentesse, tra cotte, sesso a pagamento, solitudine e ribellioni adolescenziali e, ovviamente, rivalità e complicità femminili, porta alto il vessillo del ruvido e vitale marchio di fabbrica Pang Ho-Cheung factory: il cineasta principe dell'iconoclastia nel cinema hongkonghese contemporaneo (noto al pubblico italiano per i molti suoi film presentati al Far East Film di Udine) produce difatti quest'opera prima della sua sceneggiatrice di fiducia ed è certo che l'esordio 'scandaloso' di Luk dividerà tra entusiasti e detrattori, come i film del suo mentore.

Gallery


Tutti i film da € 1 al mese

{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2025 MYmovies.it® Mo-Net s.r.l. P.IVA: 05056400483 Licenza Siae n. 2792/I/2742.
Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale.
Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Riserva TDM | Dichiarazione accessibilità | Accedi | Registrati