Tra il malato terminale del Life of Riley di Alain Resnais, il trio di mafiosi scandinavi della commedia nera In Order of Disappearance e i non vedenti di Blind Massage, sono stati questi ultimi la sorpresa del concorso di ieri. Un cast misto di attori e ciechi autentici ha animato il film di Lou Ye che in nessuna maniera è "sulla cecità" ma utilizza quasi esclusivamente personaggi non vedenti come protagonisti del racconto corale di passioni, sforzi e difficoltà di un centro massaggi.
Curiosamente un non vedente era al centro anche di Hoje eu quero voltar sozinho, nella sezione Panorama, dove comunque ha dominato la tematica omosessuale grazie sia a Felice chi è diverso, il documentario diretto da Gianni Amelio, tutto centrato sull'omofobia in Italia che allo svizzero The Circle.
In chiusura, tra gli ultimi spettacoli, è stato possibile vedere Edward Snowden - The interview, un evento speciale che ha mostrato in un cinema i 30 minuti di intervista televisiva esclusiva (già trasmessi dalla televisione tedesca) al personaggio cruciale dello scacchiere internazionale attuale.

Oggi invece il concorso offre un trio di film tutti prodotti o coprodotti dalla Germania. Sia Stratos (poliziesco duro e senza speranze), sia Praia do futuro (la storia di un bagnino brasiliano che si trasferisce a Berlino) che infine Inbetween worlds (con protagonisti ufficiali tedeschi stanziati in Afghanistan), battono infatti bandiera tedesca.
E come al solito dunque a distinguersi è la più battagliera sezione Panorama che invece propone Quick change, una storia dalla basi reali su una donna che va a fare plastiche ai transessuali nella foresta delle Filippine.

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