
Il protagonista di Avatar si è cimentato in un red carpet di 32 minuti.
di Fiorella Taddeo
La mia vita è cambiata
Alcuni ragazzi lo hanno accolto con i visi dipinti di blu. Sintomo che la febbre per Avatar non si è ancora esaurita. T-shirt, jeans, barba incolta, atteggiamento easy. È stata festa ieri a Giffoni per Sam Worthington, il protagonista del film di James Cameron, campione assoluto d'incassi. L'attore si è cimentato in un red carpet con il pubblico della kermesse per la durata record di 32 minuti, concedendosi ad autografi, scattando foto e dando vita a simpatici siparietti con i ragazzi accorsi in massa per acclamarlo. A chi gli urlava "Portami a Pandora!" e "Ti vedo!" ha risposto con sorrisi e sguardi di intesa nel corso dell'incontro con i giurati del festival con cui si è intrattenuto per circa un'ora.
Worthington ha confermato la scrittura di Avatar 2 e 3, ma non ha assicurato la sua presenza. "Ci sarò" ha dichiarato "Solo se la storia migliorerà rispetto al primo episodio". In attesa dunque di rivederlo nei panni del guerriero Navi, i fan lo potranno seguire nel secondo capitolo di Scontro tra titani e in Last night di Massy Tadjedin, con Keira Knightley ed Eva Mendes, in concorso al prossimo Toronto Film Festival. "È una storia di infedeltà" ha spiegato "Ne coglie i vari aspetti, non solo quelli legati all'attrazione fisica". Per il resto, l'attore australiano ha detto di godersi un periodo di vacanza dopo cinque anni di intensa attività. "Ma riprenderò a lavorare a novembre" ha precisato "La mia vita è cambiata, da un certo punto di vista, radicalmente. Certo i vecchi amici sono sempre gli stessi, continuo ad andare in bicicletta. Ma essere presente alla cerimonia degli Oscar mi ha fatto capire il cambiamento che stavo vivendo. Ogni tanto mi devo dare un pizzico per essere sicuro di non stare sognando".
Ha speso poi parole di ammirazione per il regista che lo ha diretto in Avatar. "Ha fatto un uso corretto del 3D" ha commentato "È riuscito a riportare molta gente al cinema. È inoltre attivissimo sul fronte ambientalista. Il messaggio del suo film è reale: è stato in Brasile a conoscere le tribù locali. Pandora è lì. Il nostro pianeta è veramente in pericolo". Si è mostrato comunque fiducioso: "I ragazzi, come quelli che sono a Giffoni, sono il nostro futuro. Saranno loro ad avere il coraggio di cambiare le cose. Spero che il messaggio di Avatar sia stato da loro capito". Infine sul festival dei ragazzi: "Sembra un evento rock. Ho capito perché sta crescendo in modo esponenziale. È un evento eccezionale".
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