Grandi autori americani
Mancano poche ore all'inaugurazione della seconda edizione della Festa del Cinema di Roma, manifestazione cinematografica dalla vocazione spiccatamente popolare che, secondo le parole di Veltroni, "rende questa festa cittadina diversa da un festival". Decine di migliaia i biglietti già venduti per quella che fin dal nome vuol subito apparire per quello che effettivamente è: una festa di pubblico, di gente comune. Ed è proprio questa peculiarità che ha convinto Francis Ford Coppola a scegliere Roma per l'anteprima mondiale (il 20 ottobre) del nuovo film, Un'altra giovinezza, ritorno al grande schermo del maestro americano dopo otto anni di silenzio. La storia paradossale e tormentata del film, interpretato da Tim Roth e Bruno Ganz, è tratta da un racconto di Mircea Eliade ed è sicuramente l'evento più atteso di tutto il festival.
Un'altra missione impossibile poteva essere raggiungere il Salinger del grande schermo, il riservatissimo regista americano Terrence Malick, che invece ha accettato di tenere un incontro col pubblico nel pomeriggio del 24 ottobre, a condizione che non siano presenti fotografi.
La giuria popolare, quest'anno presieduta dal regista bosniaco Danis Tanovic (No Man's Land) e composta da cinefili italiani e non, sarà chiamata a giudicare i 14 film in concorso, probabilmente in un clima di polemica a causa della scelta di attribuire questa importante responsabilità a non professionisti.

Temi importanti e celebrità
Come all'ultima Mostra di Venezia, uno dei temi centrali del festival sarà la guerra: a partire dall'attesissimo Leoni per agnelli di Robert Redford, con Tom Cruise e Meryl Streep, centrato sul conflitto in Afghanistan, per arrivare a Rendition di Gavin Hood, con Jake Gyllenhaal e Reese Witherspoon, che affronta il tema dei sequestri illegali in chiave anti-terroristica.
Altro tema forte, soprattutto in ambito italiano, sarà il precariato: a cominciare da Giorni e nuvole di Silvio Soldini (Première), con Antonio Albanese e Margherita Buy, per continuare con due documentari della sezione Extra, Le pere di Adamo di Guido Chiesa e Parole sante, sulla realtà dei call center, firmato dall'uomo di teatro Ascanio Celestini.
Tra le altre opere italiane, c'è molta attesa per La terza madre di Dario Argento (Première), che per la prima del film conclusivo della "trilogia delle tre madri" sfilerà insieme alla figlia su un "dark carpet", come pure per L'abbuffata di Mimmo Calopresti e La giusta distanza di Mazzacurati, una parabola sociale sul sospetto italiano nei confronti della diversità.
Tra le celebrità che sfileranno sul tappeto rosso quest'anno, si comincia oggi con Monica Bellucci, in concorso col film inaugurale Le deuxième souffle, per continuare con le bravissime Isabelle Huppert (per L'amour caché di Alessandro Capone, in concorso) e Cate Blanchett (per Elizabeth - The Golden Age, nella sezione Première), fino ad arrivare a Michael Pitt (per il film tratto da Seta di Baricco), Tom Cruise (per Leoni per agnelli) e Gael Garcia Bernal (Il passato). Inoltre non mancheranno due icone femminili che hanno fatto la storia del cinema: Sophia Loren, che riceverà l'Acting Award, e Jane Fonda, che presenzierà a un incontro sull'Actor's Studio.
Da notare nell'edizione di quest'anno la forte presenza della musica, non soltanto nell'attesissimo film di Julie Taymor Across the Universe, storia d'amore anni '60 costruita sulle canzoni dei Beatles, ma anche il nuovo film di Franco Battiato, Niente è come sembra.
La fusione con la musica inizia già stasera, con l'inaugurazione della Festa a opera di Andrea Bocelli al Teatro Sistina: accompagnato dall'Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, il tenore canterà musiche tratte da famose colonne sonore, in onore del grande evento romano.