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Tanti auguri, tenente!

Peter Falk, il tenente Colombo, compie 80 anni.
di Piervittorio Vitori

Una carriera notevole anche al cinema, con due nomination all'Oscar e i film con Cassavetes, Wenders e Altman

domenica 16 settembre 2007 - News

Una carriera notevole anche al cinema, con due nomination all'Oscar e i film con Cassavetes, Wenders e Altman
Ottanta: tante sono le candeline su cui oggi soffierà, idealmente, il proprietario del trench più famoso della televisione. Parliamo di Peter Falk, l'attore indissolubilmente legato, nell'immaginario collettivo, all'impermeabile chiaro del trasandato, ossequioso ma infallibile tenente Colombo. Una fama tale, quella del detective la cui moglie non si vede mai ("Lo devo dire a mia moglie" è la frase-tormentone della serie) e il cui cane si chiama semplicemente "Cane", da rischiare di offuscare una carriera più che onorevole anche sul grande schermo. Carriera culminata in due successive nomination all'Oscar come attore non protagonista, nel 1961 e nel 1962, per Sindacato Assassini e Angeli con la pistola.
Nato a New York il 16 settembre 1927 e privo di un occhio dall'età di 3 anni in seguito all'operazione chirurgica resasi necessaria per sconfiggere una forma di cancro, Falk entra in contatto con il mondo dello spettacolo relativamente tardi. La sua carriera cinematografica inizia infatti dopo i 30 anni con una parte ne Il paradiso dei barbari di Nicholas Ray (1958), e prosegue poi soprattutto con ruoli da caratterista, che lo vedono spesso nei panni di personaggi di origine italiana (mentre in realtà lui ha ascendenze ebree ed esteuropee). Contemporaneamente, l'attore frequenta anche la televisione, apparendo in serie di successo quali The Naked City, Gli Intoccabili e Ai confini della realtà; l'incontro con Colombo è del 1968, quando gli viene affidato un ruolo per cui la produzione aveva considerato anche Lee J. Cobb e Bing Crosby, e che Falk interpreterà con successo costante innumerevoli volte nell'arco di 25 anni.
La fortuna della serie non vampirizza però l'attività del suo protagonista, presente al cinema anche negli anni '70 ed '80; proprio a questo periodo risalgono alcuni titoli che tengono desta l'attenzione nei suoi confronti anche da parte del pubblico italiano. Falk si divide infatti tra pellicole leggere (come i gialli-parodici Invito a cena con delitto e A proposito di omicidi) e il maggior spessore delle opere di Cassavetes, con cui collaborerà tre volte: per Mariti (1970), Una Moglie (1974) e Il grande imbroglio (1985). A cavallo tra '80 e '90 fa in tempo ad apparire nel dittico wendersiano Il cielo sopra Berlino e Così lontano, così vicino e ne I Protagonisti di Robert Altman, prima di diradare i suoi impegni sul grande schermo.
In attesa di festeggiare altri due importanti anniversari – i trent'anni di matrimonio con la seconda moglie Shera Danese (dalla prima, Alice Mayo, ha avuto due figli) e i quaranta trascorsi dalla "nascita di Colombo" -, Falk non sembra comunque pronto a lasciare definitivamente i set per dedicarsi alla pittura, l'altra sua grande passione. Tra un mese, infatti, lo vedremo fare una comparsata in Next di Lee Tamahori, mentre è ancora in lavorazione Irv di Charlie Picerni, in cui è co-protagonista al fianco di Rip Torn.

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