Dopo aver frequentato il liceo a Porto inizia un'intensa formazione autodidatta nel campo delle Belle Arti (pittura e scultura). Partecipa a un esperimento di divulgazione ed animazione culturale nei quartieri popolari di Porto in collaborazione con la Escola Superior de Belas Artes. Negli anni'50 è un attivo cineclubbista presso il Cineclub do Porto/Clube Português de Cinematografia, dove approfondisce le sue conoscenze cinematografiche. A partire dagli anni '60 si dedica al cinema, all'etnologia e alla poesia: nel 1959 collabora alla realizzazione dell'Auto da Floripes di Lopes Fernandes, una produzione indipendente della sezione di Cinema Sperimentale del Cineclub di Porto. Nel 1961-62 è assistente alla regia di Manoel de Oliveira in Acto da Primavera. L'anno seguente esordisce nella regia con Painéis no Porto (1963), e Do Rio ao Céu (1964) diretti con César Guerra Leal. Nel 1966 scrive i dialoghi di Mudar de Vida (1966) secondo lungometraggio di Paulo Rocha. Collabora con le riviste "Vértice" e "Notícias do Bloqueio" e con i quotidiani "O Comércio do Porto" e "Jornal de Notícias." Ha pubblicato diversi libri di poesia: Poemas Quotidianos (1957), Novos Poemas Quotidianos (1960) e Poemas Quotidianos (1967), nella collezione "Poetas de Hoje" . Dal 1977 al 1991 ha insegnato "spazio filmico" presso la Escola Superior de Teatro e Cinema do Conservatório Nacional de Lisbona. Nel 1973, con il sostegno del Centro Português de Cinema, dirige il suo primo film, Jaime, in cui Margarida Cordeiro è assistente al suono e al montaggio. A partire da Jaime, Margarida Cordeiro è co-autrice di tutti i film realizzati da António Reis, originando un lavoro di équipe in cui è difficile definire il grado di creatività di ognuno. Da questo sodalizio nascono tre film esteticamente folgoranti, dalla gestazione lenta, segreti e personali come solo la poesia può essere: Trás-os-Montes (1976), Ana (1982) e Rosa de Areia (1989), anelli che compongono la catena evolutiva di un universo filmico unico, improvvisamente interrotto dalla scomparsa di António Reis, morto a Lisbona il 10 settembre del 1991.
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