Diplomatasi all'Istituto superiore di Cinema del Cairo, ha realizzato numerosi cortometraggi documentari e di finzione tra cui Ce que sait Amine (1998), Un paradis paradisiaque (1999), Les cimetières de Commonwealth (1999), L'Egypte ancienne (2000), Je rêve encore et toujours (2001) e Vision (2001). Quest'ultimo, con il quale ha partecipato al Festival del Cinema Mediterraneo di Montpellier e alla sesta biennale dei cinema arabi di Parigi, si sofferma sulla relazione tra una quarantenne e sua madre vista attraverso gli occhi del vicino, che le osserva dalla mattina alla sera. Nell'ambito di un workshop arabo-svizzero, Nadine Khan ha recentemente realizzato il video orientalistico-new age Heidi di Pascal Rinaldi, girato al Museo dell'agricoltura del Cairo. Artista prolifica, nel 2006 ha inoltre partecipato a una mostra fotografica collettiva al Nicolaj Contemporary Art Center di Copenagen
Da Catalogo del 60° Festival del film di Locarno - 2007