Regista e sceneggiatore formatosi in America, ma dal successo tutto italiano. Influenzato dalla letteratura civile di Fenoglio e Pavese, si è occupato di storia passata e recente, dimostrando una grande abilità indagatrice che sfiora la commedia ma vive nel dramma.
Formazione e prime opere
Dopo aver terminato gli studi universitari in Italia, si sposta negli Stati Uniti, dove lavora al fianco di Jim Jarmusch, Amos Poe e Michael Cimino. In un ambiente creativo molto stimolante, riesce a esprimersi attraverso la critica musicale e la regia di alcuni cortometraggi. Nel 1992 dirige il suo primo lungometraggio, Il caso Martello con Felice Andreasi, dove si nota l'influenza di Pavese e Fenoglio, due degli autori che maggiormente hanno lasciato il segno negli anni formativi di Chiesa. La passione civile per la Resistenza trova modo di mostrarsi anche nei lavori successivi, sui quali spicca in questo senso il documentario Materiale resistente (1995). Nel frattempo scrive e realizza Babylon (1994), vincitore del premio Fipresci al Torino Film Festival, storia d'amore difficile e burrascosa tra un'assistente universitaria e un operaio, divenuto tale per scelta politica.
Documentarsi su ciò che ci circonda
Nella seconda metà degli anni Novanta si dedica fondamentalmente al documentario. Prima mette in piedi un appassionato omaggio ai fratelli Taviani, uno degli episodi della serie televisiva Ritratti d'autore (1996), poi realizza Partigiani (1997), assieme a Davide Ferrario, Antonio Leotti, Marco Simon Puccioni e Daniele Vicari. Sempre nell'ambito del documentario, indaga nelle pagine oscure della società italiana degli anni Ottanta, tra gli scioperi della Fiat e la marcia dei 40000, realizzando Non mi basta mai (1999).
Il successo di Lavorare con lentezza
Nel 2000 gira Il partigiano Johnny, tratto dall'opera omonima di Fenoglio, uno dei suoi più grandi ispiratori. Il film non è del tutto riuscito ma ottiene il favore della critica che riconosce nel regista la capacità di andare a fondo in questioni storiche ancora da comprendere nella loro complessità. Subito dopo mette da parte la fiction e ritorna al documentario: nel 2001 gira Un altro mondo è possibile e nel 2002 Alice in paradiso, dedicata alla leggendaria Radio Alice del '77 bolognese. Quest'ultimo tema viene ripreso nel film Lavorare con lentezza (2004) con Claudia Pandolfi e Valerio Mastandrea, sceneggiato assieme al collettivo Wu Ming.
La storia di Maria secondo il regista
Mescola i generi cinematografici, fiction e realismo, presa in diretta e animazione, per il documentario Le pere di Adamo (2007), dopodiché si occupa di televisione e dirige la serie Quo Vadis, Baby? (2008), tratta dall'omonimo film di Gabriele Salvatores. Nel 2010 si stacca dalla sua poetica e sceglie di raccontare la storia di Maria di Nazareth attraverso il suo punto di vista, basandosi sui vangeli apocrifi. Il film, Io sono con te (2010), è un dramma originale che, pur mostrandoci una delle vicende più conosciute al mondo, trova un modo diverso per renderla ancora più interessante.
Dopo la commedia Belli di papà (2015), torna nel 2017 con Classe Z, che racconta l'esperimento di un preside di allontanare gli elementi di disturbo di una classe di un liceo scientifico per scoprire se gli altri studenti sarebbero migliorati.
Dopo Ti presento Sofia, con Fabio De Luigi e Micaela Ramazzotti, dirige Valentina Lodovini in Cambio tutto!. Nel 2021 esce la commedia con Diego Abatantuono e Frank Matano Una notte da dottore, remake del film francese Chiamate un dottore!.
