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Allora... Questo film è duro da spiegare, Cobb un ladro, specializzato nel furto delle idee dal subconscio (dai sogni per farla semplice...) è il migliore nel suo campo, un giorno, un ricco industriale, dopo un test, gli proprone come lavoro, l'esatto opposto, impiantare un idea nel subconscio. E' un film particolare, in tutti i sensi, pervaso da un caos generalizzato, che quando non colpisce i sogni, colpisce la realtà in cui i personaggi vivono, in cui il sogno non è più qualcosa di astratto, ma perfettamente concreto, interpretabile, manovrabile e modellabile. Nolan, regista di tutto ciò, scrive un film che procede per accumulo di eventi, in cui tutto è possibile grazie all'escamotage del sogno, infatti certe sequenze, come il corridoio che gira su stesso sono decisamente efficaci, ma il tutto è concentrato sul protagonista e sul suo dilemma interno, mentre tutti gli altri personaggi non vengono approfonditi minimamente. Non è sicuramente un azzardo gridare "Oscar per gli effetti speciali" per questa pellicola, in cui l'integrazione tra live action, effetti visivi ed effetti speciali è perfetta, ma la sceneggiatura è molto lontana invece dalla statuetta. Nella sua storia, Nolan cerca di sopperire ai dialoghi veloci e fin troppo colmi di paroloni e ragionamenti che allo spettatore è difficile assimilare in così breve tempo, con un po' di azione, che purtroppo risulta essere mal gestita. E' senz'altro un film originale, dote da premiare oggi giorno, ma come il totem di Cobb, anche il film nella realtà smette di girare.
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
