Inception |
||||||||||||||
Un film di Christopher Nolan.
Con Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Elliot Page.
continua»
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 142 min.
- USA, Gran Bretagna 2010.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 24 settembre 2010.
MYMONETRO
Inception
valutazione media:
3,67
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Inconscio metacinematograficodi the man of steelFeedback: 6184 | altri commenti e recensioni di the man of steel |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
sabato 27 novembre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Scalfendo ancora di più la superficie e arrivando al nucleo possiamo ravvisare una profonda metafora metacinematografica che riguarda proprio la creazione dei sogni. Ogni passo che i protagonisti compiono per creare dei mondi perfetti, sembrano proprio gli stessi che gli addetti ai lavori devono fare per creare una pellicola. C’è lo “sceneggiatore” (Gordon Levitt), il regista (potrebbe essere Di Caprio stesso che sceglie il cast artistico e tecnico), lo scenografo (l’architetto interpretato da Ellen Page), l'attore (il personaggio interpretato da Tom Hardy che assume sembianze altrui per convincere le varie vittime), e non viene tralasciata nemmeno l’importanza della colonna sonora (tramite una canzone riescono a svegliarsi dal sogno e non è un caso che quella usata nel film sia “Non, je ne regrette rien” di Edith Piaf, personaggio interpretato qualche anno fa da Marion Cotillard, altro rimando metacinematografico). Così come il personaggio interpretato da Di Caprio riesce ad innestare un’idea nella mente di un’altra persona, altrettanto è riuscito a fare Nolan dando vita in maniera straordinaria alla sua. E ancora, così come nel sogno ci è data la possibilità di lasciar spazio alla nostra immaginazione, alla nostra capacità di costruire, alle nostre abilità intellettive di svilupparsi al meglio. Nolan, lasciandoci con un emblematico e straordinario finale aperto, ci offre la stessa possibilità, quella di interpretare in base ai nostri desideri, l’ultimo fotogramma di una trottola che continua a girare, senza lasciarci vedere se si fermerà o meno. Tutto questo, ovviamente, a patto che non facciamo gli stessi errori dei protagonisti che creano sogni (e di rimando di coloro che creano cinema, l’emblema del sogno per eccellenza), lasciandovi entrare elementi di disturbo (la moglie del protagonista che continua ad ossessionarlo anche nel suo inconscio), che in qualche modo potrebbero metaforizzare i difetti che possono essere presenti nel cinema,scalfendone la perfezione. Del resto cosa sarebbe il cinema, e di rimando la vita in tutte le sue sfaccettature (anche quelle “fantastiche” dei sogni), senza degli errori, senza la coesistenza di perfezione e imperfezione? A tal riguardo si potrebbe addirittura investire il personaggio della Cotillard di un’ulteriore chiave di lettura, potrebbe essere la metafora dell’anima profonda del cinema, umanamente, ma “perfettamente” imperfetto. E quanto dell’atto creativo può essere imputato alla piena consapevolezza e quanto all’inconscio? E’ quello che vediamo raccontato nel film stesso, ed è quello che è successo al regista. Incredibilmente, dunque, l’inconscio di Nolan risulta essere a sua volta affine al film che ha creato: metacinematografico.
[+] lascia un commento a the man of steel »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di the man of steel:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||