Inception |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Elliot Page.
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Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 142 min.
- USA, Gran Bretagna 2010.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 24 settembre 2010.
MYMONETRO
Inception
valutazione media:
3,67
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Sogno o son desto?Entrambi..........di Francesco2Feedback: 41676 | altri commenti e recensioni di Francesco2 |
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domenica 7 novembre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La simbiosi tra sogno e realtà, argomento che sotto vari aspetti richiede coraggio,ormai non è neanche nuovissima per l'ambito cinematografico. E' del resto difficile e troppo facile andare oltre un film come "Matrix", da leggere a piacimento come l'inizio o la fine di tutte le teorie sulla realtà come maschera di un cosiddetto mondo "Autentico". Gli esperimenti di Nolan hanno, qualunque sia la valutazione che se ne dà, delle caratteristiche diverse. Almeno se ci soffermiamo su "Memento" e sul film di cui stiamo per parlare. Entrambi focalizzano la loro attenzione sul punto di vista dell'individuo in bilico tra realtà e onirismo(Non tra realtà e finzione: a pensarci bene, non è la stessa cosa). La donna è sempre alter-ego del protagonista maschile, sia o meno la sua una funzione di "Dark-lady" o di vittima delle circostanze( O di sé stessa?). La caratteristica fondamentale di "Inception" è che pur immaginando il SOGNO con gli strumenti della REALTA' non bisogna mai dimenticarsi che stiamo sì sognando, ma neanche così tanto, aparte che i co-protagonisti dei "Sogni" creano guai non indifferenti, o almeno rischiano di farlo. Questa perlomeno è la mia lettura, neanche così caustica se si pensa che valuto più che sufficiente la prima parte del film: sia o meno un giocattolone, non si vive solo leggendo filosofia, e poi un "Giocattolone" puro e semplice non ha la capacità di entrare nell'ingegno dell'essere umano, e di coglierne i paradossi generati dal contrasto tra la dimensione inconscia e quella razionale. Ove però gli elogi ricevuti mi suonano veramente esagerati, come quelli per "Memento", è quando Nolan nella seconda parte pretende di puntare, insieme, troppo in basso e troppo in alto. Intanto, è opinione personale, gli Incastri" tra realtà e sogno non funzionano così tanto, il gioco è più "Bello senz'anima", e forse neanche più così bello. E poi, allo stesso tempo, pretende più che nella prima parte di puntare sule implicazioni sentimentali del protagonista, mette in scena i contrasti interiori(?) tra presente e passato, reale e virtuale. Ma il risultato rischia di rasentare quello dell'ultimo Coppola e del peggiore Kenneth Branagh, un sentimentalismo camuffato da ricerca interiore sull'uomo, sul senso dela vita e quello dell'amore, sul passato che non cambierà più. Si aggiunga poi la storia un pò melensa in partenza dell'uuomo anziano, con la società, i figli "Ereditieri"_Mi pare- e chi più ne ha, più ne metta. "Matrix2 non faceva questo, non credo, ma paradossalmente era più profondo: ai Warchowski non sarebbe mai venuta in mente la storia della Cotillard che muiore in quel modo, tantopiù senza gli occhi di Di Caprio. E poi: vi è piaciuto il finale?Se l'ho capito, a me non tanto. Il lieto fine non è necessariamente stupido, ma Altman ci insegna che il cinema è coraggioso quando ha il coraggio di non essre polticamente corretto. E in questo caso non lo è stato.
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