Nolan e la morbida macchina dei sogni
di Roberto Silvestri Il Manifesto
Centoquarantotto minuti a osservare gente che dorme e sogna. Poco eccitante? Niente affatto. Rapimenti, combattimenti a ripetizione, inseguimenti mozzafiato sulle Alpi e nei suq, sgretolamenti digitali di metropoli oceaniche, suicidi traumatici, torture e storture anche di paesaggi urbani, visi di bimbi da contemplare e fughe dal labirinto e dalla morte che ricordano Teseo, Orfeo... Siamo a metà tra i miti greci e i James Bond, in una epopea anti global. Solo un collettivo di creativi può fermarne la micidiale distruttività. [...]
di Roberto Silvestri, articolo completo (4608 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 24 settembre 2010