Inception |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Elliot Page.
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Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 142 min.
- USA, Gran Bretagna 2010.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 24 settembre 2010.
MYMONETRO
Inception ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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E il cucchiaio di Matrix che faceva, scusate?
di giacdonezFeedback: 228 |
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mercoledì 29 settembre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ho visto Inception colmo di pregiudizi positivi, con l'ansia che lo spettacolo iniziasse e mi cambiasse la vita. Nei giorni precedenti avevo letto decine di recensioni adoranti, visto tutte le versioni del trailer per non arrivare impreparato. E un po' per fame. Ne si parlava come il capolavoro del 2010, “il nuovo Matrix”, la definitiva conferma di Christopher Nolan nell'Olimpo dei registi. Dopo due ore e venti sono uscito annoiato, deluso, soffocato dalla confusione di cose inutili. Con la sensazione che a questo film manchi molto, e che allo stesso tempo sia troppo pieno. I veri capolavori non vengono paragonati a niente che li abbia preceduti. Quindi già il fatto che Inception fosse paragonato a The Matrix avrebbe dovuto farmi pensare. Ma mentre il film dei fratelli Wachowski ti porta all'immedesimazione, a tifare per Neo (perchè combatte per la libertà del genere umano, per la nostra libertà), quello di Nolan non dà innanzitutto possibilità di coinvolgimento. Perchè dovrebbe starmi a cuore la causa di un riccone asiatico che nemmeno conosco? Forse perchè il tema dell'energia è caro a tutti? Ma allora, perchè relegarlo a una semplice battuta? In tutto il film mi è sembrato che succedesse poco o niente. Tanti spari, tante esplosioni, il risvolto psicologico della moglie di Cob. Ma quindi? Non sarebbe stato meglio tagliare qualche sparatoria (come la lunghissima e già vista battaglia sulla neve) e approfondire temi più originali e interessanti come l'architettura del sogno e le possibilità che può dare un'esperienza del genere? E poi, perchè quel finale? La trottola che gira. Ok, a molti sarà piaciuto, molto d'impatto. Ma ripeto, quindi? Abbiamo davvero visto un'intero film sapendo fin dall'inizio che tutto si giocava sull'ambiguità di ciò che Cob vedeva (della serie, “sogno o son desto?”)? Dov'è il colpo di scena? La sorpresa finale è il fatto che non ci sia sorpresa? Il finale non finale tanto caro ai critici? Sinceramente, non ho capito nemmeno questa scelta. E non capisco tuttora come sia possibile paragonarlo a un (vero) capolavoro, quale è The Matrix. Forse per le analogie (scopiazzature?) tanto lampanti? Come il fatto che per entrare nella realtà parallela, i protagonisti debbano semisdraiarsi ed entrare in uno stato simile a quello di trans. O come il fatto che in questo film le città si pieghino su se stesse. E il cucchiaio di Matrix che faceva, scusate? In definitiva, Inception non mi ha coinvolto, mi è scivolato addosso senza macchiarmi. Non credo di non averlo capito o di non essermi sforzato a farlo. Io credo che guardare un film sia un atto passivo. E' il film che, nella sua passività, deve essere capace di rapire lo spettatore, attivandolo. Soprattutto per questo genere di film “cervellotici”. Forse necessito di una seconda visione. Appena trovo la voglia.
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