Kiarostami dirige una serie di cortometraggi basati sulla potenzialità narrativa delle foto. Recensione ❯
Quest'opera è un lungometraggio privo di immagini supportato solo da dialoghi. Lo schermo è completamente bianco, mentre i dialoghi scorrono, frammentati e dispersi durante un'ora di silenzio.
Un film sperimentale con Eva Truffaut (la figlia del famoso regista) dove realtà e sogno si mescolano. Il film ha ricevuto il premio speciale della giuria nella sezione Forum alla Berlinale 62. Recensione ❯
Un archivio di film in Bissau testimonia la nascita di un cinema come parte del processo di liberazione coloniale.