The Princess

Film 2022 | Documentario, 106 min.

Anno2022
GenereDocumentario,
ProduzioneGran Bretagna
Durata106 minuti
Regia diEd Perkins
AttoriDiana Spencer .
DistribuzioneI Wonder Pictures
MYmonetro Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Regia di Ed Perkins. Un film con Diana Spencer. Genere Documentario, - Gran Bretagna, 2022, durata 106 minuti. distribuito da I Wonder Pictures. Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

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Ultimo aggiornamento giovedì 23 giugno 2022

La storia della principessa Diana raccontata esclusivamente attraverso le immagini d'archivio.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Una storia di umana crudeltà e intrusione selvaggia, cartina di tornasole di un cambiamento necessario.
Recensione di Paola Casella
domenica 12 giugno 2022
Recensione di Paola Casella
domenica 12 giugno 2022

Dal giorno del suo matrimonio a quello della sua morte Diana Spencer è al centro dell'attenzione dei mass media, in particolare i feroci tabloid inglesi, ma anche dell'affetto del popolo britannico, che la soprannominera' "The People Queen", la regina della gente, anche se di fatto regina non diventerà mai. Tuttavia Diana non è al centro delle attenzioni né del marito Carlo, che l'ha scelta come donna dello schermo rispetto al suo amore illecito per Camilla, né della famiglia reale, che vive la consorte ufficiale come un corpo estraneo. 

È proprio sul corpo di Diana, sottoposto a disturbi alimentari e lesioni auto inflitte, e sulla sua immagine di icona di stile, che si compie la parabola di The Princess, il documentario di Ed Perkins che fin dall'inizio è la cronaca di una morte annunciata.

The Princess è un film di montaggio il cui unico commentario proviene dai giornali e dai talk show che hanno seguito ossessivamente Diana, ma che non è privo del senno di poi nell'allineare immagini e parole attraverso le quali vediamo la principessa trasformarsi davanti ai nostri occhi da 19enne timida e impacciata a trentenne consapevole e malinconica, in grado di usare la sua immagine pubblica per favorire cause umanitarie come la lotta all'Aids o alle mine antiuomo, e di far parte dell'era del culto della personalità insieme a Ronald Reagan e Nelson Mandela, a Madre Teresa e a Pavarotti, con cui immancabilmente è stata immortalata a favore di camera.

Vediamo anche Diana passare da moglie sottomessa, secondo l'archetipo patriarcale imposto dall'epoca e dal suo ruolo nella casa reale, a single indipendente intenta e proteggere se stessa e i suoi figli dall'aggressività di quei paparazzi che determineranno la sua morte, ma anche disposta ad utilizzare quell'attenzione mediatica per creare una narrazione di sé opposta a quella intenta a screditarla pubblicamente. 

E assistiamo al suo passaggio a trend setter in fatto di moda, alla sua crescente abilità nel parlare al suo pubblico, quello che affollerà il suo funerale e costringerà la famiglia reale ad un atto formale di costrizione davanti alle sue spoglie. 

Non c'è nulla di nuovo in The Princess, nulla che non sia già stato drammaturgicamente sviscerato da film come The Queen o Spencer, ma rivedere le immagini nude e crude che raccontano la sua parabola e riascoltare la lettura mediatica di ogni fase della breve vita di Lady Di (che aveva nel soprannome già il presagio della sua morte prematura) ci fa giungere da soli alle nostre conclusioni. E se Perkins si schiera evidentemente dalla parte della principessa triste, la progressione sistematica degli eventi e l'attenzione ai dettagli - nelle espressioni dei visi, cui il regista dedica ralenti mirati, e nel body language dei protagonisti, nell'atteggiamento irrispettoso e vampiresco dei media  - parlano da sole, forte e chiaro. 

Il modo in cui la principessa Diana sapeva essere accessibile e spontanea laddove la casa reale rimaneva rigida e distante ha creato uno spartiacque epocale che ha riguardato l'intera società, non solo inglese. "Se si mette una persona moderna in un'istituzione vetusta entrambi ne saranno distrutti, e c'è qualcosa di fondamentalmente sbagliato con l'istituzione più che con la persona che viene distrutta", afferma un commentatore indiano. E una delle immagini più memorabili del documentario è quella di Diana di spalle davanti al Taj Mahal, in quel raccoglimento solitario che lei descriverà come "healing".

The Princess è una storia di umana crudeltà e di intrusione selvaggia e sistematica nella vita di figure pubbliche senza alcun diritto alla privacy, ed è la storia della graduale presa di coscienza di una di queste figure che diventa cartina di tornasole di un cambiamento necessario. E le musiche di Martin Phipps sottolineano ogni momento dell'ascesa e caduta di Diana, evidenziandone sistematicamente la drammaticità e il potente valore simbolico. 

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[LINK] FESTIVAL
domenica 12 giugno 2022
Paola Casella

Una storia di umana crudeltà e intrusione selvaggia. Opening film al Biografilm Festival. Vai all'articolo »

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