Anno | 2020 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Regia di | Jan Michelini, Ciro Visco |
Attori | Luca Argentero, Matilde Gioli, Gianmarco Saurino, Sara Lazzaro, Raffaele Esposito (II) Alberto Boubakar Malanchino, Silvia Mazzieri, Pierpaolo Spollon, Simona Tabasco, Elisa Di Eusanio, Giovanni Scifoni, Beatrice Grannò, Pia Lanciotti. |
Uscita | lunedì 18 dicembre 2023 |
Distribuzione | Uci Cinemas |
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Ultimo aggiornamento giovedì 14 dicembre 2023
Ispirata alla vera storia del dottor Pierdante Piccioni, la serie racconta la malattia come possibilità di nuova occasione, di cambiamento, di sfida.
CONSIGLIATO N.D.
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A causa di un trauma cerebrale Andrea Fanti (Luca Argentero) ha perso la memoria dei suoi ultimi dodici anni e, per la prima volta, si ritrova ad essere non più il medico brillante di sempre, ma un semplice paziente. Amputato di molti dei suoi ricordi, precipita in un mondo sconosciuto: famiglia, figli, amici, colleghi, tutti diventano improvvisamente estranei. Anche la sua carriera torna indietro: da primario a meno di uno specializzando. L'ospedale diventa l'unico posto in cui si sente veramente a casa, rappresenta il luogo della rinascita che gli offre l'opportunità di essere un medico nuovo, molto diverso da quello che era stato fino al momento dell'incidente.
La terza stagione della serie
Recensione di a cura della redazione
Un colpo di pistola alla testa. È stato questo a mandare in frantumi la vita di Andrea Fanti, primario di Medicina Interna del Policlinico Ambrosiano di Milano. Anche se è sopravvissuto, una volta uscito dal coma ha dovuto fare i conti con una terribile scoperta: gli ultimi dodici anni della sua vita sono svaniti nel nulla, come se non fossero mai esistiti. Non ricorda la fine del suo matrimonio, l'inizio di una nuova storia con una collega, la morte di suo figlio. Insomma, tutte le cose che, nel bene e nel male, l'hanno reso chi era. Una ferita da cui non è stato facile riprendersi, ma che si è rivelata un'inaspettata opportunità: perché se mentre prima dello sparo era freddo e distante, ora, grazie all'amnesia, Andrea ha avuto modo di avvicinarsi ai pazienti, capirne le esigenze e i bisogni, diventando un medico, ma anche un uomo migliore. È diventato Doc. Almeno così lo chiamano i colleghi e gli specializzandi del reparto. E ora, dopo aver scoperto la verità dietro allo sparo che gli è costato la memoria, nella prima stagione, e dopo aver combattuto insieme al resto dello staff durante la pandemia, nella seconda stagione, Doc in questa terza stagione si trova ad affrontare una nuova sfida. Reintegrato nel ruolo di primario, fa del suo meglio per gestire il reparto, cercando di raggiungere gli obiettivi fissati dalla Direzione, senza però rinunciare alla qualità e all'attenzione che pretende nei confronti dei suoi pazienti.Recensione di a cura della redazione
La seconda stagione prende le mosse nel febbraio del 2020 quando un nuovo virus arrivato dalla Cina sconvolge l'Italia. Intanto Doc sta facendo di tutto per tenere la sua squadra ancora unita. Ma Giulia vorrebbe trasferirsi a Genova, invece Lorenzo sta pensando di lasciare medicina e Gabriel è in partenza per l'Etiopia. Infine Elisa vorrebbe specializzarsi in malattie tropicali. Nello sviluppo della stagione si possono osservare le conseguenze della pandemia. Ora il reparto di Andrea può essere riaperto, ma per Lorenzo il Covid-19 è stato fatale.
La prima stagione della serie
Recensione di a cura della redazione
Il dottor Andrea Fanti è autorevole e sicuro ma anche molto distaccato. Un grave trauma celebrale causato da uno sparo gli provoca la perdita della memoria degli ultimi dodici anni. Dovrà riconquistare i suoi ricordi, ma anche il rapporto con famiglia e amici diventati estranei. Anche sul fronte della sua carriera si trova retrocesso da primario a meno di uno specializzando.Penso che questa sia la serie più bella e coinvolgente degli ultimi anni, forse perché stiamo vivendo un momento particolare. Comunque se dovessi un giorno ammalarmi, vorrei essere curato in questa struttura ospedaliera e da questi bravissimi medici.
Possiamo fare gli struzzi e continuare a raccontarci che l'unica serialità italiana che vale stiasulla pay tv o sulle piattaforme streaming, comunque mai e poi mai sulla televisione generalista. Oppure possiamo cominciare ad aprire gli occhi (anche qui su Film Tv), senza pregiudizi. Il successo eclatante di Doc - Nelle tue mani (con punte di 9 milioni di spettatori, da subito nell'empireo di Rai1 con [...] Vai alla recensione »