War of the Worlds

Film 2019 | Fantascienza 60 min.

Regia di Richard Clark (III), Gilles Coulier. Una serie con Léa Drucker, Gabriel Byrne, Adel Bencherif, Natasha Little, Elizabeth McGovern. Cast completo Genere Fantascienza - USA, 2019, STAGIONI: 1 - EPISODI: 8

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Ultimo aggiornamento martedì 5 novembre 2019

Il racconto del primo contatto extraterrestre grazie all'intercettazione di una trasmissione proveniente da un'altra galassia.

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Apocalittica, politica, ad alta tensione. Chi ha paura degli alieni?
Claudia Catalli
martedì 5 novembre 2019
Claudia Catalli
martedì 5 novembre 2019

Il terrore della minaccia aliena, la paura del diverso, l'instabilità derivata dal non saper assolutamente cosa fare. C'è tutto questo nell'imperdibile War of the Worlds, la serie tratta dal romanzo apocalittico di H.G. Wells e prodotta da CANAL + e Fox Networks Group Europe & Africa, che segue gli illustri precedenti di Steven Spielberg e Orson Welles. Scritta dal premio Bafta Howard Overman e ambientata ai nostri giorni, racconta che cosa potrebbe accadere se gli alieni si facessero, improvvisamente, "sentire". Protagonisti due nomi di eccezione, Gabriel Byrne e Elizabeth McGovern, perfetti nel portare sullo schermo tutta l'incredula complessità nel reagire allo choc di segnali alieni che mirano all'annientamento della specie umana.

Otto episodi da un'ora ciascuno per scoprire come si manifesteranno gli alieni, e che cosa dovranno fare gli umani per sopravvivere, tra fughe e ricerche disperate di un rifugio possibile.

«Gli esperti ormai hanno appurato che deve esserci vita al di fuori del nostro Pianeta. La mia immaginazione però finisce qui, non sono una che si perde in fantasticherie o guarda il cielo in cerca di un UFO. Il mio personaggio è altrettanto concreto, pensa a reagire, a sopravvivere, a cercare suo figlio. Al di là degli alieni», racconta Elizabeth McGovern. Le fa eco Byrne: «Non vedo imminente un vero attacco alieno, ma trovo pericolose una serie di cose presenti e reali, dall'intelligenza artificiale alla manipolazione delle coscienze, dal riscaldamento globale alla minaccia nucleare. Siamo gli unici animali che lavorano sodo alla loro autodistruzione: siamo noi, gli umani, la più grande minaccia di noi stessi. Non so dire, quindi, che cosa farei al posto del mio personaggio, è così poco prevedibile l'atteggiamento umano in condizioni estreme. Panico? Lucidità? Paralisi da choc? Nessuno di noi può saperlo». Sta anche in questo la forza della serie, nel raccontare l'inimmaginabile, l'eroismo di alcuni, la codardia di altri, nel mezzo tutta l'umanità, o ciò che ne resta, che come tale è assolutamente fallibile.

Interessante come sin dalle prime puntate i personaggi, posti nella circostanza catastrofica che scoprirete, mirino a tornare all'essenziale, all'energia che tutto muove ed è più umana dell'umano: «L'amore. È la lezione che mi porto dietro da questa serie. L'amore per la famiglia, per i simili, è quello che porta a fare squadra in un momento critico, mentre nella normalità siamo tutti divisi, altoborghesi contro rifugiati, per fare solo un rapido esempio della grande metafora sociale che regge la serie», commenta la McGovern.

Politica, apocalittica, ad alta tensione, nel raccontare la minaccia aliena la serie diretta da Gilles Coulier e Richard Clark, che vanta, tra gli altri, lo scenografo Richard Bullock di Les Misérables, si rivela un esempio più che riuscito di racconto distopico della contemporaneità. Ad episodi, naturalmente: «Charles Dickens lo faceva già con i suoi romanzi per fidelizzare il pubblico settimana per settimana, oggi le serie stanno spopolando perché accostano la qualità all'approfondimento, permettendo come nel caso di War of the Worlds un racconto di livello e una fruizione libera, quando si vuole e come si vuole», sostiene Byrne.

Non può che concordare la diva di Downton Abbey: «La forma seriale sta appassionando tutti, spettatori e attori, registi e pubblico, perché è come una corda che ci tiene tutti legati, settimana dopo settimana, a scoprire e approfondire le dinamiche dei personaggi che diventano come una grande famiglia. Una comunità che condivide lo stesso contenuto nello stesso momento. E, magari, le stesse emozioni. Chi ha paura degli alieni?».

Sei d'accordo con Claudia Catalli?
PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 3 gennaio 2020
Duccio

Ho appena finito di vedere l'ultimo episodio di quella che purtroppo diventerrà una serie ripetuta fino alla morte dell'ultimo alileno o allo sfinimento dell'ultimo telespettatore. Invece che la Guerra dei Mondi andrebbe chiamato la Guerra dei Tonti. Capisco che non si sia voluto fare una serie all'"americana", piena zeppa di effetti speciali ma qui si è fallito [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 dicembre 2022
Axel1980

  8 puntate una più inutile dell'altra dove a cercare di reggere la serie dovrebbero essere le varie storie personali dei sopravvissuti (noiose e ammorbanti)con meccaniche di attacchi alieni (all'inizio carine) piene poi di inutilità e sciocchezze talmente grandi,da procurarte un senso di disgusto totale.  8 puntate per scoprire alla fine che l'anello di congiunzione [...] Vai alla recensione »

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SERIE TV
martedì 5 novembre 2019
Claudia Catalli

Otto episodi da un'ora ciascuno per scoprire come si manifesteranno gli alieni e come reagirà l'uomo. Ora su FOX. Vai all'articolo »

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