Anno | 2017 |
Genere | Noir, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Nadia Baldi |
Attori | Giulio Forges Davanzati, Lello Arena, Tosca D'Aquino, Roberto Herlitzka, Vincenzo Amato Gea Martire, Franca Abategiovanni, Annie Pempinello, Marina Sorrenti, Giuseppe Mannajuolo, Norman Mozzato, Rossella Pugliese, Giulio Forges Davanzati, Gea Martire, Laura De Marchi (II), Nadia Baldi, Antonio Fiorillo, Gina Ferri, Tonia Filomena, Annamaria Senatore, Maria Sperandeo, Antonella Ippolito, Federico Ancillai, Davide Marino, Aldo Polisi, Marta Polisi, Rocco Tedeschi. |
Uscita | giovedì 19 ottobre 2017 |
Distribuzione | Draka |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,76 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 19 ottobre 2017
Un mondo femminile rimasto isolato in un piccolo paese del sud Italia che, a causa delle guerre e dell'emigrazione, è popolato praticamente soltanto da donne.
CONSIGLIATO SÌ
|
1951. Antonio torna, per il funerale di suo padre, il celebre dottor Bonadies, nel suo paese natale situato nel Cilento: un luogo fuori dal tempo in cui gli unici uomini rimasti sono il prete, il farmacista, e un vagabondo soprannominato Melograno che gira per le strade con un grammofono a ruote, sparando musica lirica per i vicoli semideserti. Ad aspettare Antonio a casa ci sono la madre e la zia, duo bizzarro e peccaminoso che, quando il dottor Bonadies era in vita, formava con lui un triangolo perverso. Ora le due signore si dedicano a strane attività alchemiche nel sotterraneo della casa di famiglia, quella casa da cui Antonio è stato allontanato da piccolo.
Veleni è una favola nera che riporta alla memoria commedie dark come Arsenico e vecchi merletti, ma al contrario della pièce di Joseph Kesselring, che nelle mani di Frank Capra aveva preso brillante vita cinematografica, resta ancorata fortemente al proprio impianto teatrale.
Del resto, dietro questo esperimento filmico, c'è un duo che ha una buona notorietà autoriale nel circuito teatrale campano: la regista e interprete Nadia Baldi e il drammaturgo e regista Ruggero Cappuccio, fondatori di Teatro segreto, "organismo di produzione e perfezionamento teatrale" di cui Cappuccio è direttore artistico e Baldi presidente. La loro ottima reputazione ha attirato verso il progetto Veleni un gruppo di professionalità di alto livello, a cominciare dal cast - il monologo di Roberto Herlitzka da solo vale il prezzo del biglietto - per proseguire con eccellenze "tecniche" come la montatrice Esmeralda Calabria o il costumista (molto amato da Paolo Sorrentino) Carlo Poggioli. Per un piccolo film del tutto indipendente, questo è in sé un risultato notevole. È degna di nota anche l'ideazione del duo di sorelle che, nel sud Italia degli anni '50, conducono una vita libera e allegramente dissipata: forse sarebbero dovute essere loro le protagoniste della storia, e non il ben più incolore (narrativamente parlando) Antonio.
Purtroppo però l'impostazione teatrale dell'insieme, da un testo fortemente letterario a un registro interpretativo eccessivamente marcato a una regia di dialogo ancorata al campo e controcampo, penalizza il risultato filmico dell'impresa, e anche la sperimentazione di genere, di per sé legittima e interessante, non si trasforma mai pienamente in cinema. Restano alcuni gioielli, soprattutto recitativi, come i duetti fra la magnifica Franca Abategiovanni nei panni della domestica Annunziata, e il troppo spesso sottovalutato Lello Arena in quelli di Melograno.