Titolo originale | Self/less |
Anno | 2015 |
Genere | Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 117 minuti |
Regia di | Tarsem Singh |
Attori | Ryan Reynolds, Natalie Martinez, Matthew Goode, Victor Garber, Derek Luke Michelle Dockery, Ben Kingsley, Jaynee-Lynne Kinchen, Melora Hardin, Sam Page. |
Uscita | giovedì 10 settembre 2015 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,48 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 22 settembre 2015
Un uomo decide di farsi trasportare nel corpo di un uomo più giovane, ma la nuova forma gli riserverà brutte sorprese. In Italia al Box Office Self/less ha incassato 567 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Damian Hale è un industriale miliardario, che ha riscritto i connotati alla città di New York. Messo al muro da un cancro incurabile, decide di sottoporsi ad una terapia segreta, in grado di dargli una seconda vita: lo "shedding". A cambiarsi i connotati, questa volta, è Damian stesso, che rinasce nel corpo prestante, creato in laboratorio, di "Edward". L'operazione riesce, ma la nuova vita di Hale è infestata da vecchi ricordi che non gli appartengono.
Se sul fronte narrativo l'analogia che salta agli occhi è con Operazione diabolica, Frankenheimer del '66 con Rock Hudson, sul piano pseudoscientifico, il film può richiamare alla memoria anche il più recente Source Code, per il modo in cui la mente del protagonista migra in un corpo altrui, non potendo più utilizzare quello di partenza. Là, però, dove il film di Duncan Jones sceglieva un un'unità di luogo - il treno- e di tempo - 8 minuti - e teneva così al caldo il nucleo centrale, e cioè l'idea, evitando di disperderla, il film di Tarsem fa esattamente l'opposto. L'idea è un pallone da basket che, una volta iniziata la partita, viene lanciato di qua e di là (e non a caso anche i due finali finiscono per essere opposti).
Come spesso avviene al cospetto di Tarsem Singh, l'eccesso è il responsabile dell'interesse tematico dei soggetti esplorati ma anche della mancata misura del quadro nell'insieme. In questo senso, la favola, già spesso grottesca e visionaria di suo, come quella di Biancaneve, si era rivelata un terreno a lui più consono di altri. Qui, invece, le misure saltano presto: un po' Bourne-movie ("chi sono veramente?"), un po' detective-story (senza reale giustificazione), Self / Less si risolve infine in un melodramma che indossa l'abito fantascientifico soltanto come un prestante involucro (esattamente ciò di cui si parla, per altro).
Ryan Reynolds regge bene la parte, mentre Ben Kingsley strafà e Natalie Martinez rischia seriamente di compromettere il tutto, fin dalla sua prima apparizione. Ma è nei modi di racconto che il film fa acqua: pedissequo laddove non ce n'è bisogno, si affida a sincopate clip di montaggio quando vuole invece stringere i tempi. Man mano che si procede in questo modo, non solo si va riducendo l'afflato filosofico del tema ma anche e soprattutto il nostro interesse.
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Se Tarsem Sing, regista di Self-Less, film uscito nelle sale cinematografiche il 10 settembre 2015, ci ha abituati a rappresentazioni che esulano dalla realtà , travalicandola con visioni appariscenti e improbabili, in questo caso e' chiaro l'impegno di mantenere i piedi per terra, tentando di dare una motivazione filosofico-sociologica ad una trama che, comunque, non riesce ad evitare [...] Vai alla recensione »
Un miliardario con un cancro allo stadio terminale decide di provare una cura sperimentale in grado di garantirgli la vita eterna ma le leggi della natura sono ben lungi dal piegarsi all’umana scienza... Il regista di origini indiane Tarsem Singh ha sempre avuto idee originali ed interessanti [...] Vai alla recensione »
Nonostante il plot sappia di già visto, Tarsem Singh, il regista di The Cell, altro fantascientifico con tema analogo, riesce a intrattenere senza annoiare per quasi due ore, anche grazie alla performance attoriale di Kingsley e di Reynolds che di danno il cambio a metà pellicola nel ruolo di protagonista. La staffetta funziona, nel senso che dona dinamicità al prodotto, alternando al genere drammatico [...] Vai alla recensione »
un ricchissimo finanziere giunto ormai alla fine dei suoi giorni tenta di ingannare la morte grazie a un innovativo metodo che lo renderà ancora giovane e vigoroso, ma scoprirà a sue spese che la memoria non risiede solo nella sua mente anche nel corpo dove si è insediato. Il cinema nel corso degli anni ci ha mostrato vari metodi sul come diventare immortali e ha seguito a sua [...] Vai alla recensione »
Thriller, azione, sci-fi, di tutto un pò ma con idee poco originali e scontate. Budget molto basso, praticamente nessun effetto speciale e riprese da B Movie nonostante un buon cast. Non mi ha di certo impressionato. Scarsamente sufficiente, si può passare oltre.
Colpito da una malattia incurabile il magnate newyorkese Damian Hale accetta la proposta del gruppo Phénix che, con un'operazione, trasferisce il suo spirito in un corpo giovane e sano. Così riscopre i piaceri della gioventù e del sesso; però apprende anche un terribile segreto: il corpo in cui abita è quello di un uomo che lo ha venduto per procurare danaro alla famiglia.
Damian (Ben Kingsley) è un imprenditore supermiliardario che dalla vita ha avuto tutto. Tranne una buona salute. Gli hanno diagnosticato una malattia terminale. Anzi il termine è brevissimo. Al suo letto di quasi morte, Damian però vede capitare un luminare, un prof di aspetto molto giovanile (Matthew Goode di Match Point) che gli propone la salvezza.
«The Cell - La Cellula», un horror/thriller fantascientifico, «The Fall», inedito in sala, «Immortals», un fantasy, che «frulla la mitologia greca» e «Biancaneve», una rilettura in chiave di commedia della favola dei fratelli Grimm, sono i titoli dei film diretti fra il 2000 e il 20l2 dall'indiano Tarsem Singh, caratterizzati da un barocchismo, da un'enfasi figurativa affascinante, sia pur non sempre [...] Vai alla recensione »