Anno | 2014 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Jalil Lespert |
Attori | Pierre Niney, Guillaume Gallienne, Charlotte Lebon, Laura Smet, Marie de Villepin Xavier Lafitte, Nikolai Kinski, Judi Beecher, Rani Bheemuck, Ruben Alves, Anne Alvaro, Marianne Basler, Janicke Askevold, Astrid Whettnall, Jeanne Dandoy, Michèle Garcia, Yvonne Gradelet. |
Uscita | giovedì 27 marzo 2014 |
Distribuzione | Lucky Red |
MYmonetro | 2,72 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 28 marzo 2014
La storia di Yves Saint Laurent, dall'inizio della sua carriera nel 1958 all'incontro con il suo partner. Il film ha ottenuto 7 candidature e vinto un premio ai Cesar, In Italia al Box Office Yves Saint Laurent ha incassato 578 mila euro .
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Parigi, 1957. Yves Saint Laurent ha 21 anni e viene chiamato a prendere il posto del defunto Christian Dior nella cui maison ha già avuto modo di dar prova delle proprie qualità. Lo attende la prima collezione totalmente affidata alla sua creatività. Il successo ottenuto lo proietta ai più alti livelli della moda parigina imponendogli al contempo una continua pressione. Il ricovero per una sindrome maniaco-depressiva, in occasione della sua chiamata alle armi per la guerra in Algeria, fa sì che venga licenziato. Grazie al sostegno di Pierre Bergé, che ne diverrà il compagno e il factotum, lo stilista apre una propria casa di haute couture e YSL diverrà un marchio simbolo di eleganza e innovazione.
Jalil Lespert si inserisce con questo film nell'ambito del film biografico stando attento a non eccedere nella beatificazione del protagonista ed evitando anche di cadere nel gossip per immagini. Sono due rischi che chi decide di affrontare una personalità complessa come quella di Yves Mathieu Saint Laurent non può sottovalutare.Il film non ci propone solo il progredire della creatività di un artista in continua ed obbligata evoluzione (a un certo punto gli verrà fatto rilevare che è felice solo due volte l'anno: in primavera e in autunno quando presenta le nuove collezioni) ma va oltre. Ce lo contestualizza, ad esempio, nella lacerante situazione di chi ha lasciato la natia Algeria (da cui anche il regista proviene) e sente il peso di dover rispondere ad interrogativi socio-politici a cui si vorrebbe che prestasse attenzione. La sua vita invece sta in quelle matite che muove con la rapidità di un pittore e da cui nascono abiti che sanno valorizzare le donne rimanendo al passo coi tempi e spesso anticipandoli.
Come Valentino Garavani con Giancarlo Gemmetti così per Yves è determinante l'incontro con Pierre Bergé. È il compagno a cui può appoggiarsi quando la sua forza creativa si muta in fragilità emotiva, è l'organizzatore e il manager. È colui che sa dare un valore commerciale alle sue creazioni mentre Yves acquista una preziosa e antica statua di Buddha senza saperne neppure il prezzo. È a lui (interpretato da un partecipe Guillaume Gallienne) che Lespert affida la narrazione ed è il vero Bergé che ha consentito di esplorare il lato nascosto alle cronache di una relazione durata tutta una vita. Un rapporto in cui non sono mancati i tradimenti e che, per un periodo non breve, ha finito con il ruotare intorno a una donna. La modella Victoire diviene per entrambi un oggetto del desiderio e della gelosia che non li spinge mai a rinnegare od occultare la loro omosessualità ma li mette a confronto con quel mondo femminile per il quale entrambi ogni giorno elaborano e promuovono quegli altri oggetti del desiderio che hanno il nome di abiti di alta moda.
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Yves Saint Laurent (Pierre Niney) è un problematico e insicuro ragazzo che all'età di soli 17 anni, grazie al suo genio incontrastato, viene chiamato da Christian Dior per fargli d'assistente. Le capacità del giovane Yves vengono subito notate. Infatti, alla morte di Dior nel 1957, Saint Laurent fu chiamato a succedergli.
'E stata resa bene l'immagine di uno stilista dal talento naturale e discreto,che entra nel luccicante e fatuo mondo della moda francese,talvolta prendendone le distanze, ma godendo di tutti i vantaggi della popolarità. Gli attori protagonisti provengono dalla "Comèdie francaise" e sono davvero convincenti. 'E ben evidenziata la timidezza, la fantasia e la passionalità del problematico stilista.
Sullo sfondo di un'accattivante Parigi del dopoguerra un timido, problematico e promettente stilista sostituisce Christian Dior,l'attore protagonista proviene come gli altri dalla Comèdie Francaise ed incarna fragilità e desiderio di affermazione. Un passionale e fantasioso stilista che trasforma con la semplice matita e dei pastelli il mondo della moda francese e oltre assai gerarchico e tradizionalista. [...] Vai alla recensione »
Film biografico sulla figura del celebre stilista Yves Saitn Laurent che và dal 1957, anno del suo esordio nel campo della moda, a quelli successivi della propria affermazione e dell'incontro con Pierre Bergé, suo compagno di vita nonchè amministratore e prezioso consigliere della Maison Laurent. La pellicola ritrae abbastanza bene l' ambiente parigino del mondo [...] Vai alla recensione »
Aspettavo questo film, di cui ho visto la pubblicità su L'affiche di France 24, da qualche mese, e non mi ha delusa. I film francesi mi piacciono moltissimo ed anche questo non fa eccezione; li trovo diversi dai nostri, più veri, più sinceri e senza troppi raggiri anche quando l'argomento o le situazioni sono forti. I film francesi, anche quando parlano d'amore o più [...] Vai alla recensione »
“Yves Saint Laurent” è un film di Jalil Lespert. Con Pierre Niney, Guillaume Gallienne, Charlotte Lebon, Laura Smet, Marie de Villepin. “Non so da dove vengano il gusto e lo stile, ma quei pochi fortunati che ne sono toccati sono “condannati” ad essere diversi dal resto del mondo per il resto della vita” Con queste parole di Pierre Bergè [...] Vai alla recensione »
Una buona partenza poi il film tende a schematizzarsi e si riduce spesso a bozzetti che non riescono a mostrare la discesa agli inferi che YSL percorre nel resto della sua vita pur continuando a dimostrarsi un fuoriclasse nel suo campo . Probabilmente il motivo sta in una regia non all'altezza del compito . Peraltro gli attori protagonisti sono molto bravi , la ricostruzione storica corretta [...] Vai alla recensione »
Io così lo intitolerei, tutto gira intorno a lui e devo dire che mi ha pure affascinato il suo personaggio e l'attore che lo impersona, molto bravo; un bel film che racconta un grande amore e che ha avuto una grande storia anche di lavoro, grandi attori da vedere, come molti film francesi..
Biopic su YSL. Amore e morte. Eccessi e lussi. Moda e miti. C' è tutto in questo bel polpettone francese che potrebbe andare in primetime su raiuno al posto di una puntata di TUTTI PAZZI PER AMORE. Peccato che si sia rimasti così in superficie. Il bellissimo documentario AMOUR FOU racconta molto di più e meglio.
Nel corso di una notevole fioritura di documentari e film - un paio già usciti, un altro imminente - votati a trasporre sullo schermo i lati rilucenti e quelli oscuri della vita di uno dei massimi creatori di moda del Novecento, non poteva mancare il biopic semi-ufficiale. «Yves Saint Laurent» si è valso, in effetti, della non scontata collaborazione del socio in affari e compagno di vita di YSL (1936-2008) [...] Vai alla recensione »
Il genere "biopic", sempre frequentatissimo, si sofferma ora sul nume tutelare della moda francese dedicandogli ben due film: questo e uno di Bertrand Bonello, in uscita il prossimo autunno. Appena ventunenne, prende in mano i destini della famosa casa di mode fondata da Christian Dior. La prima sfilata è un trionfo. Yves vi conosce Pierre Bergé, che sarà suo partner nella vita sentimentale e professionale [...] Vai alla recensione »
Dall'omonima biografia di Laurence Benaim arriva nelle sale il biopic su YSL autorizzato dal compagno e sodale di una vita Pierre Bergé. Patinato nei dettagli come un capo d'haute couture, il film sfila su una passerella del tempo, dal '57 al 2008, anno della scomparsa del geniale stilista franco-algerino affetto da disturbi manico-depressivi, che esordì giovanissimo nell'alta moda subentrando alla [...] Vai alla recensione »
A seguire Amour fou, il documentario di Pierre Torrethon, e in attesa del film non autorizzato di Bertrand Bonello, questa di Jalil Lespert è la seconda pellicola su Yves Saint Laurent (1936-2008) a venir realizzata sotto il segno di Pierre Bergé, suo socio e compagno di vita. Il che non fa del grande stilista un santino, come si poteva temere: perché di Yves, nel corso di una strabiliante carriera [...] Vai alla recensione »
Elegante e barbosa commedia biografica che ripercorre la carriera di un talento dell'altamoda. Nel 1957 Christian Dior muore e alla direzione della celebre maison parigina viene nominato il suo ventunenne assistente. Le sfilate si alternano ai bisticci e agli isterismi, fra continui baci sulla bocca, di Yves Saint Laurent e del suo compagno e socio Pierre Bergé.