Il ricatto

Film 2013 | Thriller, 90 min.

Regia di Eugenio Mira. Un film con Elijah Wood, John Cusack, Kerry Bishé, Tamsin Egerton, Allen Leech, Don McManus. Cast completo Titolo originale: Grand Piano. Genere Thriller, - Spagna, 2013, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 20 marzo 2014 distribuito da M2 Pictures. - MYmonetro 2,59 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 25 maggio 2020

Una sfida all'ultima nota, con un pianista costretto a suonare il miglior concerto della propria carriera, per salvare se stesso e la sua famiglia. In Italia al Box Office Il ricatto ha incassato 242 mila euro .

Il ricatto è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD e Blu-Ray su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato nì!
2,59/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,50
PUBBLICO 2,27
CONSIGLIATO NÌ
Un thriller senza pretese che allarga a film lo spunto di una celebre scena hitchcockiana.
Recensione di Gabriele Niola
lunedì 2 dicembre 2013
Recensione di Gabriele Niola
lunedì 2 dicembre 2013

Tom Selznick torna sulle scene dopo 5 anni di assenza. La più grande promessa della musica classica è stato a lungo lontano dai palchi a causa di una clamorosa figuraccia durante l'esecuzione di un brano particolarmente difficile, La cinquette, composta dal suo mentore e maestro, ora deceduto. Per il ritorno di Selznick è stato organizzato un concerto-evento durante il quale il pianista scopre di essere sotto tiro da parte di un cecchino che ha una lunga serie di buone motivazioni per costringerlo tramite la paura della morte ad eseguire alla perfezione un fuori-programma: La cinquette, proprio il brano che non era riuscito mai ad eseguire alla perfezione e dal cui fallimento sembrava non potersi riprendere più.
Non c'è mistero nè volontà di nascondersi dietro un dito nel divertito calco che Eugenio Mira compie di molti stilemi della suspense hitchcockiana. Non solo il continuo riferimento alla Paura in palcoscenico ma anche l'uso estremo (e non troppo riuscito come effetto speciale) dei trasparenti all'interno di piani sequenza, i riflessi nel vetro che rivelano un dettaglio determinante o gli stratagemmi del protagonista per rigirare le situazioni a proprio vantaggio, tutto grida Hitchcock e lo fa senza vergogna.
Come se volesse allargare a dismisura la dinamica della nota scena alla Royal Albert Hall di L'uomo che sapeva troppo, Mira lavora ad oltranza sulla dinamica di un uomo che ha un'arma puntata contro di sè all'interno di un teatro in cui nessuno è a conoscenza del fatto, per operare un'unica grande allegoria: stare su di un palco ed esibirsi avendo un'arma puntata contro come estrema concretizzazione della paura degli occhi puntati addosso.
Il protagonista Tom Selznick ha il principale problema della paura di esibirsi (almeno prima di venire a sapere che il suo nuovo principale problema è un fucile puntato addosso) che in Grand Piano passa da fobia a rischio, cioè lo sconfinamento materiale di un concetto teorico, il fatto che al primo errore verrà letteralmente ucciso da uno sparo come del resto si sentirebbe morire se sbagliasse sotto gli sguardi di tutto il pubblico.
Già compositore per diversi film Eugenio Mira coniuga le sue due passioni in un film che mette la partitura al servizio della trama, lavorando di passaggio in passaggio per inventare nuovi spunti che non rendano ripetitiva la situazione del povero Selznick, pianista pieno di talento costretto all'eccellenza alla stessa maniera e (sembra intuire) con la medesima violenza dall'opinione pubblica e da un cecchino. Forse per questo motivo il finale a (relativa) alta quota suona più corretto teoricamente, come tipica conclusione di una parabola hitchcockiana, che nella sua attuazione, grossolana e salvata solo da un indubbio divertimento nell'esagerare.
Perchè Grand Piano è un film conscio della propria poca serietà che senza eccessive pretese mira ad intrattenere dal basso, divertendosi assieme allo spettatore. Nella storia che chiude il protagonista in una situazione apparentemente senza possibile uscita ma che in realtà conduce a molteplici cambi di ritmo, fronte ed eventi, esiste un'onesta ricerca del piacere dello stupore che inevitabilmente conduce ad un finale forse dalle proporzioni esagerate ma divertente se non lo si approccia con aspettative fuori luogo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 18 aprile 2018
samanta

In molti hanno visto nel film riferimentti a Hitchcock (Paura nel Palcoscenico) , ma io vedo nella trama soprattutto la genialità delle sceneggiatore Damien Chazelle (che di seguito sarà regista e sceneggiature di Whiplash e La La Land) che si serve di riferimenti ad Hitchcock, ma soprattutto ad un film del 1948 una commedia gialla "Infedelmente tua" con Rex Harrison e [...] Vai alla recensione »

domenica 12 aprile 2015
Luigi Chierico

Invito ad un concerto per pianoforte ed orchestra, con qualche imprevisto. Non un film dunque, sebbene nello scenario di un grande teatro, affollato da bella gente con vestiti eleganti e gioielli, come si conviene in un grande evento, si trami qualcosa. La trama del film non va anticipata oltretutto perché è un ricatto e non va svelato. Andiamo pure a vedere questo film senza attenderci scene incredibili [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 marzo 2014
Flyanto

 Film in cui si narra di un giovane e talentuoso pianista che dopo cinque anni di silenzio dovuto ad un blocco psicologico ritorna sul palco a suonare in un importante concerto. In realtà, più che per volontà propria il pianista  è stato per lo più convinto, per non dire quasi "costretto", dalla moglie, una giovane attrice di successo, a calcare [...] Vai alla recensione »

domenica 25 maggio 2014
ultimoboyscout

Il rientro del giovane pianista prodigio Tom Selznick rischia di trasformarsi nel suo canto del cigno. Un cecchino gli comunica che lo tiene sotto tiro e che se non eseguirà alla perfezione "La cinquette", il brano impossibile che era stato causa della sua debacle e del conseguente ritiro dalle scene, lo ucciderà. Eugenio Mira è regista ma anche compositore: ha così [...] Vai alla recensione »

martedì 8 aprile 2014
Jollyy

Il principio è lo stesso utilizzato nel film "In linea con l'assassino" di Joel Schumacher: il protagonista viene fatto oggetto di minacce di morte, dirette a lui o ad altri, al fine di spingerlo ad assecondare folli richieste da parte del maniaco di turno. Nel caso di "Il ricatto", il pianista, interpretato da un Elijah Wood poco espressivo e non sempre calato [...] Vai alla recensione »

martedì 25 marzo 2014
Flyanto

 Film in cui si narra di un giovane e talentuoso pianista che dopo cinque anni di silenzio dovuto ad un blocco psicologico ritorna sul palco a suonare in un importante concerto. In realtà, più che per volontà propria il pianista  è stato per lo più convinto, per non dire quasi "costretto", dalla moglie, una giovane attrice di successo, a calcare [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 marzo 2014
Spike

Brutto. Trama senza un filo logico, il pubblico ha un cervello... Lasciate perdere

lunedì 24 marzo 2014
Alex2044

Ritmo e tensione ci sono ma il film ?

venerdì 21 marzo 2014
brian77

Regista mediocre, protagonista mediocre, voce fuori campo noiosissima. Questo film è un pasticcio soporifero. Con tanti bei thriller e polizieschi stranieri che restano inediti da noi perché avranno fatto uscire proprio questo mezzo fallimento? Misteri della distribuzione.

mercoledì 20 maggio 2020
Onufrio

Tom Selznick è un celebre pianista che ritorna ad esibirsi di fronte al pubblico a distanza di cinque anni, dopo una debaclè avvenuta nel suo ultimo concerto dovuta all'estrema difficoltà di una sinfonia che non riuscì a completare. Di fronte all'amata moglie, diva del cinema, Tom si ritroverà a gestire una situazione surreale: essere ricattato da un misterioso [...] Vai alla recensione »

martedì 5 maggio 2020
Marino

Troppe parole per dire poco!

giovedì 12 settembre 2019
no_data

Imbarazzante...Non è credibile fin dalle prime scene. 

martedì 17 aprile 2018
annie

Il film è iniziato con premesse di suspense e un colpo di scena finale , per poi svilupparsi in maniera noiosa e assurda e terminare ancora peggio , con un finale che non porta a nulla. Lo spettatore rimane con un pugno di mosche , senza sapere il mistero dietro a questo ricatto e chi fosse questo ricattatore . A mio modesto avviso , il finale sarebbe stato di gran lunga più interessante e soddisfacente [...] Vai alla recensione »

martedì 14 aprile 2015
Barolo

Buon thriller,grande suspence,niente violenza gratuita,trama asciutta,musiche appropriate.Giallo teso,con bella interpretazione del protagonista.Richiami forti al cinema Hitchcockiano,belle e cupe atmosfere,inquadrature audaci e riuscite.Stilisticamente elegante. Una bella prova del regista

lunedì 2 febbraio 2015
ivano80

Film mediocre, suspance inesistente, noioso e francamente inverosimile. Da evitare assolutamente.

martedì 5 agosto 2014
Ignazio Vendola

Il film si svolge quasi esclusivamente in una sala da concerto; tale ambientazione pur accentuando il carattere claustrofobico della trama, suggerisce un adattamento teatrale che favorirebbe una migliore resa. Infatti il prodotto non annoia e non diverte, mantenendosi nel limbo di un film-TV del quale sembra avere tutte le caratteristiche. Da vedere = No.

giovedì 15 maggio 2014
ilmozzo

Unicamente, semplicemente, esclusivamente...ABERRANTE.

venerdì 21 marzo 2014
MARCOMATTA

Sinceramente non si capisce molto, fino alla fine si attende di capire il senso del film, salvo poi dopo un paio di morti e qualche ferito, che il motivo di tanta attesa è il ritrovamento di una misteriosa chiave. Fortunatamente il film dura solo 90 minuti, e tra pop corn, una controllatina a whatsapp, qualche bacio alla morosa tra le note (non male) del pianista si arriva fino alla fine del film [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 aprile 2014
criticopolis

GIUDIZIO ANALITICO: trattasi di modesto giallo ,in finto stile Alfredo Codadigallo, e pallido epigono del comunque non eccelso "In linea con l'assassino" di Gioele Calzolaio del 2002. Un noto pianista ritorna dopo anni sulle scene, e durante il concerto viene minacciato a distanza via microfono da un apparente maniaco. Questi minaccia di sparargli in testa se non eseguirà alla perfezione un brano virtuosist [...] Vai alla recensione »

sabato 19 aprile 2014
Liuk

Un thriller d'altri tempi con una buona idea di fondo ma una realizzazione con poco pathos e che si svela troppo velocemente. Nel complesso vale comunque la pena vederlo.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Ignobile giallo spagnolo, privo di senso come di tensione, che accatasta cadaveri e incongruenze. Il giovane pianista Toni, tormentato dagli attacchi di panico, toma a suonare in pubblico dopo cinque anni. Apre lo spartito e legge: «Sbaglia una sola nota e morirai». Purtroppo Elijah Wood sopravvive: per la recitazione avrebbe meritato la fucilata fatale. Da Il Giornale, 20 marzo 2014

Francesco Alò
Il Messaggero

Spunto hitchcockiano, produzione spagnola, cast hollywoodiano. Che divertimento Il ricatto. Il piccolo Elijah Wood (nella foto) non è più Frodo de Il signore degli Anelli ma Tom Selznick, geniale pianista ritiratosi dalle scene dopo essere crollato davanti al pubblico. Adesso, cinque anni dopo, dovrà ripetere quel difficilissimo brano musicale sotto lo sguardo amorevole della moglie star del cinema [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Dopo cinque anni di assenza dalle scene, dovuti a un clamoroso fiasco, il pianista di fama mondiale Tom Selznick si prepara a eseguire un concerto davanti a una sala gremita. Dovrà suonare il difficile brano La cinquette, composto dal suo defunto mentore, ed è sotto pressione; lo sarà molto di più apprendendo che un cecchino lo tiene sotto mira, pronto a sparargli se sbaglierà una sola nota.

Stephen Holden
The New York Times

Nel divertente e assurdo thriller dì Eugenio Mira, il pianista classico più importante e famoso del mondo torna a esibirsi in pubblico dopo un lungo periodo sabbatico e finisce immediatamente nei guai. Tom (Elijah Wood), un perfezionista incline al panico da palcoscenico, trova un messaggio scritto in inchiostro rosso sulla partitura del pianoforte: "Sbaglia una nota e morirai".

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Thriller sinfonico sull'ansia da palcoscenico: tornato alla ribalta dopo anni di eclisse, durante il concerto un celebre pianista finisce sotto tiro di un ricattatore che, tra scritte rosso sangue sullo spartito e messaggi in interfono, gli comanda cosa suonare. Con una regola che, in effetti, è il terrore di ogni vero, grande concertista: una nota sbagliata e sei morto, ma prima tua moglie.

Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Non siamo in un famoso saloon, ma in un teatro tutto esaurito per ascoltare il grande rientro di un formidabile pianista, scomparso dalla scena dopo un incredibile fiasco e chiamato a riproporre, dopo anni, il terribile brano sul quale era caduto. Ma il motto "Non sparate sul pianista" vale come nel Far West: salvare la pelle da eventuali pallottole.

NEWS
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giovedì 24 ottobre 2013
 

Sarà Grand Piano, diretto da Eugenio Mira, con Elijah Wood e John Cusack a chiudere il 31° Torino Film Festival. Verrà proiettato in anteprima italiana il 30 novembre al Multisala Reposi alle ore 21:30 alla presenza del regista.

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