Anno | 2012 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Francia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Nouri Bouzid |
Attori | Souhir Ben Amara, Nour Mziou, Bahram Aloui . |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 9 maggio 2013
CONSIGLIATO SÌ
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Zaineb e Aicha sono due amiche nel pieno della giovinezza. In una Tunisia percorsa da tensioni contrastanti, tra istanze di occidentalizzazione e integralismo islamico, le due ragazze provano ad affermare la loro personalità e i loro desideri. Zaineb è solare e creativa, ama la moda all'Europea e sogna di diventare stilista. Ma il suo fidanzato, imprenditore tunisino che vive in Francia, ha una famiglia tradizionalista e vorrebbe imporle il velo, che Zaineb rifiuta, e la esorta a lasciare il lavoro da cameriera considerato indecente. La riservata Aicha, invece, ha dovuto abbandonare la scuola d'arte alla morte della madre, per occuparsi delle due sorelle minori. Per permettere loro di studiare, lavora in un locale, dove cucina torte. Il suo capo, invaghito di lei, le promette di darle l'opportunità di lavorare a contatto con i clienti, se toglierà il velo che nasconde la sua sensualità. Aicha cerca, intanto, di soffocare l'amore che prova per il fratello di Zaineb, uscito di prigione nel corso dei tumulti contro il regime dei Trabelsi e diventato un fondamentalista islamico.
È una storia delicata e toccante di emancipazioni femminili, quella raccontata dal regista tunisino Nouri Bouzid. La storia di due donne che devono lottare per affermare ciò che in altri paesi è semplicemente il diritto alla libertà di essere se stesse. Non è un film pro o contro il velo. Le due protagoniste sono entrambe musulmane, ma hanno caratteri e compiono scelte diverse. Sono molto legate, eppure l'una sente di indossare il velo, l'altra no. E, paradossalmente, sono entrambe disprezzate e osteggiate dagli uomini per le loro scelte di vita. Zaineb ha l'opportunità di sposarsi con il classico buon partito, ama il suo fidanzato, ma non può accettare che lui provi a cambiarla. Così, entra in contrasto anche con la madre e il fratello, che non concepiscono i suoi sogni di carriera e indipendenza. Aicha, invece, è divisa tra chi la vorrebbe meno pudica e chi le fa proposte di matrimonio per poi poterla chiudere in casa. Ragazze circondate da uomini diversi, ma tutti con la stessa visione delle donne come oggetti da consumare o possedere.
La lotta dignitosa, paziente e resistente delle due amiche è la lotta di tutte quelle donne che, in troppi paesi del mondo, devono combattere per affermare il diritto all'autodeterminazione e al rispetto di esseri umani. È una battaglia che prende forma e coraggio, sospinta dai venti di cambiamento che spirano contro il regime dei Trabelsi nel periodo della nota "primavera araba" del 2011. Una rivoluzione condotta dai giovani tunisini che, dal passaparola su Facebook, sono scesi nelle piazze per manifestare il loro dissenso nei confronti di un governo autoritario, corrotto e ingiustamente privilegiato. Il regista fotografa Tunisi nei giorni convulsi delle prime agitazioni, quando il futuro è ancora incerto ma il cambiamento sembra finalmente a portata di mano. Le insidie sono, però, dietro l'angolo e il rischio che la ribellione dei giovani, che invocano la modernizzazione, faccia da apripista al fondamentalismo islamico è concreto. È tra queste spinte opposte che lacerano il paese che Zaineb e Aicha cercano la loro strada, una che sia loro soltanto. Potendo contare solo sui loro sogni, sulla capacità di amare senza compromessi, su una bellezza inquieta e profonda, su una fragilità che si fa forza nell'interpretazione sentita e autentica di due attrici straordinarie.