Azione,
durata 130 min.
- USA 2011.
- Universal Pictures
uscita mercoledì 27aprile 2011.
MYMONETROThor
valutazione media:
2,77
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Kenneth Branagh è un appassionato di Shakespeare. Del grande drammaturgo, ha diretto diversi adattamenti sulla pellicola (celebre il suo Amleto, della durata di ben quattro ore, e il più spensierato Pene d'amor perdute), lo ha recitato a teatro; e come poteva non introdurre i characters shakespeariani anche in un film che di shakesperiano non ha nulla? Siamo distanti anni luce, cronologicamente e tematicamente parlando, dalle ambientazioni inglesi. Quello da riprendere dovrebbe essere, semmai, il mito norreno, ma Branagh non si smentisce mai. Crea perciò una pellicola omaggio al suo idolo, distorcendo la storia del dio. Thor cresce nel gelido castello di Asgard (che richiama quello danese di Amleto), con il padre Odino, ferito a morte dal figliastro Loki per prendere il suo trono (come in Macbeth e, di nuovo, in Amleto), e privato del suo martello, Thor scende sulla Terra per ritrovarlo.
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Kenneth Branagh è un appassionato di Shakespeare. Del grande drammaturgo, ha diretto diversi adattamenti sulla pellicola (celebre il suo Amleto, della durata di ben quattro ore, e il più spensierato Pene d'amor perdute), lo ha recitato a teatro; e come poteva non introdurre i characters shakespeariani anche in un film che di shakesperiano non ha nulla? Siamo distanti anni luce, cronologicamente e tematicamente parlando, dalle ambientazioni inglesi. Quello da riprendere dovrebbe essere, semmai, il mito norreno, ma Branagh non si smentisce mai. Crea perciò una pellicola omaggio al suo idolo, distorcendo la storia del dio. Thor cresce nel gelido castello di Asgard (che richiama quello danese di Amleto), con il padre Odino, ferito a morte dal figliastro Loki per prendere il suo trono (come in Macbeth e, di nuovo, in Amleto), e privato del suo martello, Thor scende sulla Terra per ritrovarlo. E' un ambiente che non gli appartiene, in cui si sente straniero (come Shylock de "il mercante di Venezia") ma dove incontra una donna, che è fisico, capace di aiutarlo. Solo la battaglia finale, in cui Thor e i suoi compagni (inventati di sana pianta e introdotti ex abrupto nel mito) si trovano a fronteggiare l' algido Loki, deciderà le sorti della Terra e di Asgard. Sfuggente Hopkins, sottovalutata la Portman, mentre Hemsworth, attore molto fisico, avrebbe potuto fare di meglio. L'idea era buona, peccato l' "incontro-scontro" con i personaggi del grande maestro inglese. [-]
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Asgard è il regno celeste governato da Odino. Il re sta per consegnare la corona a suo figlio Thor, quando la cerimonia viene interrotta dall’irruzione nel palazzo reale di alcuni combattenti di Laufey, nemico di Asgard. Il giovane e ancora inesperto Thor cerca subito la vendetta, mettendo in pericolo il regno. Odino decide di spogliarlo dei suoi poteri e mandarlo in esilio sulla Terra, perché per fare il re ci vuole quella saggezza che il suo amato figlio ancora non possiede. Sulla Terra Thor incontra l’astrofisica Jane Foster e la sua squadra, che si interessa subito a questo strano tipo - sia per le sue ricerche che sentimentalmente.
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Asgard è il regno celeste governato da Odino. Il re sta per consegnare la corona a suo figlio Thor, quando la cerimonia viene interrotta dall’irruzione nel palazzo reale di alcuni combattenti di Laufey, nemico di Asgard. Il giovane e ancora inesperto Thor cerca subito la vendetta, mettendo in pericolo il regno. Odino decide di spogliarlo dei suoi poteri e mandarlo in esilio sulla Terra, perché per fare il re ci vuole quella saggezza che il suo amato figlio ancora non possiede. Sulla Terra Thor incontra l’astrofisica Jane Foster e la sua squadra, che si interessa subito a questo strano tipo - sia per le sue ricerche che sentimentalmente. Nel frattempo Loki, geloso del fratello, tesse le sue trame, cercando in tutti i modi di sottrargli il trono e inviando il Distruttore per ucciderlo. Ciò che piace degli eroi della Marvel è il loro lato umano: sono perlopiù dei normali individui il cui corpo ha subito delle trasformazioni in seguito al morso di un ragno (Spiderman) o ad una tecnologia strabiliante (Iron Man). Tutti hanno dei conflitti interiori, dei problemi come chiunque altro, nei quali ci si può identificare. Per ciò che riguarda Thor è un dio con dei poteri grandiosi, ma è anche una testa calda, presuntuoso e arrogante, impaziente di mostrare al padre il suo valore e agisce senza pensare alle conseguenze. La storia di “Thor” ruota agli universali conflitti familiari, Branagh mette al centro di tutto il rapporto filiale: sia Thor che Loki desiderano che il proprio padre sia orgoglioso di loro e li ami. È anche una storia sul dare e ricevere rispetto: quello che Thor inizialmente non ha nei confronti del padre, quello che Loki dà al padre senza sentirsi ricambiato. Un rispetto che il protagonista imparerà ad avere per gli altri quando metterà da parte il suo orgoglio e il suo io.
Un lavoro molto accurato è stato fatto sul linguaggio, Branagh ha voluto mantenere un linguaggio alto, colto, che riflettesse la famiglia reale, ma che sprigionasse anche una sensazione di naturalezza, facendo in modo che fosse accessibile a tutti, come del resto ha fatto nei suoi lavori shakespeariani precedenti.
È un film epico, maestoso, visivamente potente, ricco d’azione, con un grande Anthony Hopkins, che con un solo sguardo riesce a esprimere lo stato d’animo di Odino. Per il regista questa è stata un’avventura del tutto nuova e sorprendente, non pensava mai di realizzare un film sui supereroi. Eppure non solo l’ha realizzato, ma è riuscito perfettamente a farlo rientrare nelle sue corde, lasciando la sua inconfondibile impronta.
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Branagh, esperto in "traduzioni cinematografiche" shakespeariane, è la dimostrazione del tentativo della Marvel di "intelletualizzarsi". Eppure è proprio la scelta di questo regista, in perenne dilemma tra il realizzare un film d'autore o soccombere alle dure leggi del blockbuster, che fa storcere il naso. Comunque riuscito, specialmente nei momenti di dialogo e di confronto psicologico dei personaggi. Divertenti battute, begli effetti speciali ed il classico "finale aperto" che rende allo stesso tempo intrigati ed infastiditi.
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Che dire, ho visto il film ieri, e l'ho trovato gradevole. Non è un capolavoro, né tanto meno è interessante, per rimanere nello stesso genere, come Iron Man, ma di certo non annoia.
Il punto di maggior debolezza, secondo me, è una trama troppo superficiale e poco articolata. Magari il registra avrebbe potuto soffermarsi maggiormente sull'esperienza degli Asgardiani sulla terra. Odino e Thor sono considerati degli esseri mitologici, e forse avrebbero dovuto enfatizzare maggiormente questo aspetto. Insomma, avrebbero poturo far durare di più il film, sviluppando maggiormente la trama.
Non so se qualcuno mi troverà d'accordo, ma sembra quasi che il film fosse in realtà l'anello mancante per poter procedere allo sviluppo di The Avengers.
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Questo film ha davvero superato le mie aspettative. Intanto la trama è semplice ma per niente banale, gli attori sono stati veramente bravissimi soprattutto Tom Hiddleston che, secondo me, è riuscito a interpretare il personaggio di Loki benissimo. Un film da vedere.
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Un film davvero piccolo, ma piccolo non è necessariamente un insulto. Certo, i primi venti minuti /mezz'ora, spiace dirlo, rischiano
di essere inguardabili. Però resta il merito di un "eroe"(Sic!) (molto)umano, non politicamente corretto, a dispetto invece del finale del film. Rispetto al "Frankestein" dello stesso Branagh, si segue (Un pò) più volentieri, ed è anche questa una parabola sul diverso, mista ad altri elementi meno digeribili, ovverosia una favola fantascientifica un pò trash, che sconfina a volte nel kitsch. La Portman appare
sempre più brava.
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Bellissimo film,bravi attori,bella storia.la colonna sonora è stupenda e ti fa entrare nel vivo dell'azione.Uno dei più bei film Fantasy e D'Azione,non ho altro da dire!
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Premessa: Il film a me é piaciuto.
Se sotto alcuni aspetti in prima battuta ho giudicato negativamente anch'io i dialoghi e l'ambientazione sulla terra, tutto sommato é semplicemente più fumettistico e meno realistico l'inserimento dei personaggi nel nostro mondo. Tutto qui direi.. Le due ore del film scorrono veloci e l'attenzione riesce a catturarla molto bene.. Inoltre la storia racchiude valori, sentimenti e ideali da buona tradizione Marvel.
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