Azione,
durata 130 min.
- USA 2011.
- Universal Pictures
uscita mercoledì 27aprile 2011.
MYMONETROThor
valutazione media:
2,77
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Asgard è il regno celeste governato da Odino. Il re sta per consegnare la corona a suo figlio Thor, quando la cerimonia viene interrotta dall’irruzione nel palazzo reale di alcuni combattenti di Laufey, nemico di Asgard. Il giovane e ancora inesperto Thor cerca subito la vendetta, mettendo in pericolo il regno. Odino decide di spogliarlo dei suoi poteri e mandarlo in esilio sulla Terra, perché per fare il re ci vuole quella saggezza che il suo amato figlio ancora non possiede. Sulla Terra Thor incontra l’astrofisica Jane Foster e la sua squadra, che si interessa subito a questo strano tipo - sia per le sue ricerche che sentimentalmente. Nel frattempo Loki, geloso del fratello, tesse le sue trame, cercando in tutti i modi di sottrargli il trono e inviando il Distruttore per ucciderlo. Ciò che piace degli eroi della Marvel è il loro lato umano: sono perlopiù dei normali individui il cui corpo ha subito delle trasformazioni in seguito al morso di un ragno (Spiderman) o ad una tecnologia strabiliante (Iron Man). Tutti hanno dei conflitti interiori, dei problemi come chiunque altro, nei quali ci si può identificare. Per ciò che riguarda Thor è un dio con dei poteri grandiosi, ma è anche una testa calda, presuntuoso e arrogante, impaziente di mostrare al padre il suo valore e agisce senza pensare alle conseguenze. La storia di “Thor” ruota agli universali conflitti familiari, Branagh mette al centro di tutto il rapporto filiale: sia Thor che Loki desiderano che il proprio padre sia orgoglioso di loro e li ami. È anche una storia sul dare e ricevere rispetto: quello che Thor inizialmente non ha nei confronti del padre, quello che Loki dà al padre senza sentirsi ricambiato. Un rispetto che il protagonista imparerà ad avere per gli altri quando metterà da parte il suo orgoglio e il suo io.
Un lavoro molto accurato è stato fatto sul linguaggio, Branagh ha voluto mantenere un linguaggio alto, colto, che riflettesse la famiglia reale, ma che sprigionasse anche una sensazione di naturalezza, facendo in modo che fosse accessibile a tutti, come del resto ha fatto nei suoi lavori shakespeariani precedenti.
È un film epico, maestoso, visivamente potente, ricco d’azione, con un grande Anthony Hopkins, che con un solo sguardo riesce a esprimere lo stato d’animo di Odino. Per il regista questa è stata un’avventura del tutto nuova e sorprendente, non pensava mai di realizzare un film sui supereroi. Eppure non solo l’ha realizzato, ma è riuscito perfettamente a farlo rientrare nelle sue corde, lasciando la sua inconfondibile impronta.
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