Il «Thor» di Branagh un Amleto nello spazio
di Dario Zonta L'Unità
Dopo Iron Man, Spiderman, i Fantastici 4, Hulk e cosa ancora… Batman, Wolverine e via dicendo, anche Thor assurge al piano del cinema hollywoodiano dopo aver militato per decenni su quello delle strisce a fumetti. Evidentemente l’onda lungo del fumetto al cinema rende ancora bene alle tasche della major hollywoodiane. Anzi, forse possiamo dire che il fumetto rende talmente bene che da quelle parti si sono convinti di mettere nelle mani di un raffinato regista shakespeariano il mito di Thor.
UN POLPETTONE
Kenneth Branagh, reduce dal flop di Sleuth, non si è tirato indietro, anzi ha preso la materia di cui sono fatti i tuoni (Thor deriva il nome dal tuono) e l’ha plasmata per creare una strana creatura cinematografica a metà tra intrighi di corte e battaglie cosmiche tra pianeti azzurri. [...]
di Dario Zonta, articolo completo (2051 caratteri spazi inclusi) su L'Unità 29 aprile 2011
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