Titolo originale | It's Kind of a Funny Story |
Anno | 2010 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 101 minuti |
Regia di | Anna Boden, Ryan Fleck |
Attori | Emma Roberts, Zoë Kravitz, Mary Birdsong, Cheryl Alessio, Jeremy Davies Rosalyn Coleman, Matthew Maher, Novella Nelson, Daniel London, Thomas Mann, Adrian Martinez, Viola Davis, Lauren Graham, Aasif Mandvi, Zach Galifianakis, Francois Lorry, Jared Goldstein, Dana DeVestern, Karen Chilton, Bernard White, Valentina de Angelis, Elisangela DiAlencar, Jim Gaffigan, Keir Gilchrist. |
Tag | Da vedere 2010 |
MYmonetro | 3,39 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 28 giugno 2019
Un ragazzo adolescente dopo un attacco di depressione, viene mandato in un'istituzione psichiatrica, dove finisce nel reparto degli adulti e incontra una serie di pazienti bizzarri e una ragazza adolescente. Al Box Office Usa 5 giorni fuori ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 6,2 milioni di dollari e 2 milioni di dollari nel primo weekend.
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Craig è un adolescente in depressione con tendenze suicide. Prende la decisione di rivolgersi a un Pronto Soccorso convincendo il medico di turno di aver bisogno di aiuto. Costui lo invia al reparto psichiatrico dove, visto che l'ala riservata ai giovani è in ristrutturazione, viene messo in osservazione per 5 giorni nel reparto adulti. Ora Craig deve relazionarsi con gli altri pazienti cercando, al contempo, di non far sapere dove si trova ai suoi coetanei, ivi compresa la ragazza di un amico della quale è innamorato da sempre.
Il tema del suicidio è facile da trattare sullo schermo quando lo si declina con le specifiche del dramma. Lo è molto meno quando ci si sposta sul terreno della commedia magari anche con qualche venatura romantica.
Se poi al centro c'è anche un adolescente i problemi aumentano. Questo film, scritto dai due registi (ricordate Half Nelson?) sulla base dal romanzo di Ned Vizzini li bypassa tutti mettendo in scena con grande sensibilità e con la giusta dose di umorismo un tema importante. A partire dalla struttura narrativa che separa il film in capitoli dettati dai 5 giorni (finalmente, diciamolo, con un titolo italiano che fornisce con quel 'fuori' la giusta dose di ambiguità al film) ma anche con improvvisi cambi di ritmo dettati dalle riflessioni di Craig sull'evolvere della propria condizione. Se Keir Gilchrist ci regala il giusto mutamento di espressioni in relazione al percorso del suo personaggio, Zach Galifianakis abbandona la comicità più facile per fornire le giuste sfaccettature a un uomo che non riesce ad essere padre responsabile nella vita al di fuori del reparto mentre nel suo intimo lo vorrebbe.
Il suo Bobby trova in Craig chi accetta di fargli da figlio disposto ad apprendere. Non si tratta poi solo di questo perché ogni singolo carattere, anche quelli secondari, viene fornito di motivazioni credibili e lo stesso cambiamento nei convincimenti del protagonista evita la retorica al punto da far sottolineare al personaggio stesso il rischio di cadervi. Ne consegue un film ben scritto e ben recitato che non sente assolutamente il peso del quasi decennio trascorso dalla sua realizzazione.
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“It’s kind of a funny story” è un film del 2010 diretto da Anna Boden e Ryan Fleck. Craig è un sedicenne alle prese con una depressione e in lui sta maturando sempre più col tempo l’idea di suicidarsi. Il suo disagio è dovuto maggiormente alle difficoltà e alle problematiche tipiche dell’adolescenza, legate al futuro scolastico, alle [...] Vai alla recensione »
Commedia agrodolce che tratta temi importanti come la depressione o le varie difficoltà quotidiane che possono sembrare insormontabili per un ragazzo\a adolescente spremuto o da un padre troppo esigente o dalla società moderna in cui o sei in o sei out. Un piccolo gioiellino, una perla nascosta tra film inutilmente e ingiustamente più pubblicizzati. Consigliatissimo.
La semplicità tante volte fa affiorare dei piccoli capolavori come questo...solito film sottovalutato dal cinema italiano
Chi può veramente dire di essere "sano di mente"? E' un film che elogia la fragilità e la sensibilità di chi, per il troppo pensare, si eleva dal piattume culturale ed umano della società che lo circonda.
Film molto banale dai buoni sentimenti e niente piú. Ottimo il cast ma la totale assenza di battute e situazioni brillanti ne vanifica il taglio da commedia. Difficile trovargli un segmento, forse puó rientrare nella categoria teen movie sentimentale, ma non completamente. Se siete over 30 lo sconsiglio, vi annoierebbe.
"It's Kind of a Funny Story" is kind of a perfect coming-of-age comedy, with its bittersweet fun set loose in the adult psych ward of a Brooklyn hospital where this clever case of teenage depression, identity and self-esteem is examined. But then there's nothing like being surrounded by serious craziness to put your own in perspective, which is exactly what happens to bright, success-obsessed, 16-year-old [...] Vai alla recensione »