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Harry Potter e il principe mezzosangue: battuto il record del cavaliere oscuro

Yates ed Heyman spiegano perché la Tana viene attaccata.
di Marlen Vazzoler

Bellatrix (Helena Bonham Carter)
Helena Bonham Carter (58 anni) 26 maggio 1966, Golders Green (Gran Bretagna) - Gemelli. Interpreta Bellatrix Lestrange nel film di David Yates Harry Potter e il principe mezzosangue.

giovedì 16 luglio 2009 - News

Il sesto capitolo della saga di Harry Potter ha raggiunto il suo primo record: la più grande apertura di mezzanotte di tutti i tempi incassando nei soli Stati Uniti 22,2 milioni di dollari in 3003 cinema alle 00.01 di mercoledì mattina. Il principe mezzosangue supera in classifica Il cavaliere oscuro che deteneva il primo posto con 18,5 milioni di dollari e Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith che ne aveva guadagnati 17 e il recente Transformers - La vendetta del caduto che ha ottenuto 16 milioni con le sue proiezioni di mezzanotte.
Purtroppo non è stato battuto alcun record per l'incasso più alto del primo giorno di apertura, Il principe mezzosangue ha totalizzato solamente 58,4 milioni di dollari piazzandosi al quarto posto della classifica capitanata da Il cavaliere oscuro (67), seguita da La vendetta del caduto (62) e Spider-Man 3 (59,8), probabilmente ha influito la mancanza di proiezioni nei cinema IMAX, il cui biglietto costa 3 dollari in più. Considerando che L'Ordine della Fenice aveva incassato per la proiezione di mezzanotte solamente 12 milioni, e come giorno di apertura 44, il sesto capitolo sembra che supererà senza problemi i 139.7 milioni guadagnati dal quinto capitolo nei suoi cinque giorni di apertura, gli analisti prevedono infatti un incasso che si aggira tra i 190/200 milioni di dollari. Chi ha letto i libri di Harry Potter è sempre curioso di sapere cosa è stato cambiato, aggiunto o tolto nell'adattamento cinematografico. In una conferenza tenutasi a New York il regista David Yates, lo sceneggiatore Steve Kloves e il produttore David Heyman hanno spiegato che discutono tutto il tempo su cosa è necessario tagliare e perché. Kloves ha spiegato che il processo di riduzione del materiale per ogni libro è stato tortuoso “Inizialmente penso a quanto materiale il film può contenere e a questo punto della storia ci sono tante introduzioni di personaggi, … A volte ne parliamo a lungo, e dobbiamo fare delle decisioni ... per appoggiarci su quello che possiamo tenere. È sempre difficile perché siamo tutti fan dei libri. Così cerco di fare l'impossibile e metto tutto nella sceneggiatura, spesso seccando i miei collaboratori. Poi prendo delle decisioni difficili e facciamo dei grossi tagli”. Spiega Heyman “Certamente ci sono delle cose che mi mancano. Una delle cose che amo dei libri di Jo è che sono così dettagliati e ricchi. Ogni pagina ha qualche gioiello... a cui puoi aggrapparti... Mi sarebbe piaciuto se ci fosse stato di più [materiale]. In ogni film c'è qualcosa che dobbiamo tagliare e si dice – Oh che peccato. Mi piacerebbe poterlo tenere -”. Solo una volta l'autrice gli ha proibito di fare un taglio “Ad un punto del quinto film, stavamo per tagliare Kreacher [l'elfo domestico della famiglia Black], ma quando abbiamo mostrato a Jo lo script lei ha detto – No, penso che sarebbe una cattiva idea-” Heyman ricorda con un sorriso “Non ci aveva detto perché”. Chi ha letto l'ultimo libro sa che Kreacher interpreta un ruolo chiave nella storia. “Così Kreacher è stato tenuto e sarà presente anche nel settimo film”. Per quanto riguarda Il principe mezzosangue, la struttura del libro ha procurato dei problemi a Kloves, dato che si focalizza nel raccontare di Harry e Dumbledore che guardano le memorie sul giovane Tom Riddle, recuperate con gran fatica dal vecchio preside e che permetteranno di capire dove sono stati nascosti gli Horcrux di Voldemort. “Penso che sia stata una sfida perché molta parte del libro racconta il passato. Ma David voleva ambientare la storia sul presente.. molte decisioni sono partite da qui. Abbiamo scelto le memorie sulle quali concentrarci, quelle che erano le più significative per Harry e Dumbledore, che informano il pubblico sul passato di Voldemort e il mistero che è il cuore di questo film”. Ambientare il tutto al presente significa che Yates era conscio della sua decisione di rinunciare alle superflue storie di sfondo o ai riferimenti a quanto è accaduto nei precedenti film. “Sono dei libri veramente molto, molto, molto difficili da adattare, perché c'è molta storia così ricca di particolari che Jo intesse in questo mondo. È veramente difficile fare queste decisioni su cosa lasciare e cosa togliere. Siamo arrivati ad una fase di questi film in cui sentiamo che sia meglio che il pubblico si immerga senza riempirlo con troppe informazioni su quanto è accaduto prima. Possono sempre riprendere i DVD o i libri”. Yates dice che in Il principe mezzosangue Kloves cattura lo spirito e le intenzioni della Rowling “Ho letto la prima versione di Steve sull'aereo per Chicago quando stavamo facendo i test per L'Ordine della Fenice. Era un periodo stressante.. ed ho tirato fuori dalla borsa questa versione... quando stai facendo un film la prima versione non è di solito la migliore. Ma la quantità di lavoro che Steve ci ha messo l'ha resa così eccitante da leggere: il tono, lo spirito, l'animo e il cuore del film erano tutti lì”. Sono diverse le scene create apposta per il film, una di queste è all'inizio di Il principe mezzosangue che mostra Harry che legge la Gazzetta del Profeta in un locale di Londra mentre cerca di flirtare con una cameriera babbana. “Questa è una scena che Steve ha ideato, la adoro e penso che sia intrigante”. Un'altra scena si trova a metà film e mostra un attacco dei Mangiamorte alla casa dei Weasley, condotto da Bellatrix. “Ho pensato che a quel punto la storia avesse bisogno di un'iniezione di pericolo che non esiste nel libro. Stavamo sviluppando la sceneggiatura e sentivamo che la commedia e la leggerezza continuavano per troppo tempo. Mettendo un po' di pericolo a metà serviva a far ricordare il pubblico che il mondo oltre ad Hogwarts è ancora un posto molto pericoloso”, racconta Yates. “L'altra ragione dell'attacco è che a metà libro ci sono molte descrizioni di quello che fanno i Mangiamorte, attraverso giornali e notiziari” aggiunge Heyman, “Abbiamo pensato che fosse importante prova tangibile di quanto accade, così i nostri ragazzi non leggono o ascoltano solo di seconda mano. Avere un'esperienza di un attacco dei Mangiamorte su qualcosa di così prezioso per Harry e Ron, - la tana – li ha resi vulnerabili. Gli ha fatto percepire che il pericolo è molto più reale e immediato”.

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