mardou_
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martedì 30 maggio 2017
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un batman semplicemente perfetto
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Christopher Nolan ha saputo reinventare la saga dell’uomo pipistrello in maniera straordinaria e con “The Dark Knight” raggiunge quasi la perfezione assoluta…
Con particolare attenzione alla dimensione psicologica ed all’intreccio narrativo,in cui tutto si incastra come in un delicatissimo congegno, il cineasta inglese si avvicina stilisticamente al primo Batman, firmato da Tim Burton nel 1989.
Ignorando elegantemente lo stile fumettistico che rasentava la parodia dei lavori targati Joel Schumacher, il sesto capitolo di questa fortunata serie è caratterizzato da un montaggio adrenalinico e da ritmi serrati che declinano in ogni sua variante le caratteristiche fondamentali di un classico action movie.
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Christopher Nolan ha saputo reinventare la saga dell’uomo pipistrello in maniera straordinaria e con “The Dark Knight” raggiunge quasi la perfezione assoluta…
Con particolare attenzione alla dimensione psicologica ed all’intreccio narrativo,in cui tutto si incastra come in un delicatissimo congegno, il cineasta inglese si avvicina stilisticamente al primo Batman, firmato da Tim Burton nel 1989.
Ignorando elegantemente lo stile fumettistico che rasentava la parodia dei lavori targati Joel Schumacher, il sesto capitolo di questa fortunata serie è caratterizzato da un montaggio adrenalinico e da ritmi serrati che declinano in ogni sua variante le caratteristiche fondamentali di un classico action movie.
Bruce Wayne non è mai stato così sofisticato, affascinante e glaciale, combattuto fra giustizia ad ogni costo e rimorsi di coscienza…un super eroe a volte troppo umano che commette errori e si ritrova a dover affrontare un nemico dalla ferocia inaudita: Joker.
Se il ghigno malefico di Jack Nicholson era stato il biglietto da visita di un villain elegante e narciso che amava l’arte e le belle donne, il compianto Heath Ledger ci regala un personaggio memorabile, la cui faccia orrendamente sfregiata nasconde un abisso nero ed inesplorato di malvagità senza limite.
Questo clown psicopatico conduce un gioco perverso e senza regole e che sa di vincere, comunque vada, proprio perché non ha nulla da perdere…non ha passato né storia né legame alcuno, è solo tremendamente avido di potere.
A completare la bellezza di quest’opera ci pensa il resto del cast stellare: da Aaron Eckhart che con il suo Due Facce vince la battaglia con il Tommy Lee Jones di “Batman Forever”, a Gary Oldman, fino a Morgan Freeman che ruba la scena a Michael Caine…
Peccato invece per Maggie Gyllenhaal: unico personaggio femminile, la sorella del ben più celebre Jake non ha bellezza né fascino, recita in maniera anonima e scontata senza dare potenza e carisma alla sua infelice eroina, divisa dall’amore per due uomini e segnata da un destino di morte.
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andrea
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giovedì 24 luglio 2008
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un noir mascherato da film commerciale (parte 1)
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Saranno in molti a confrontare il Batman di Nolan con quello di Burton. Questo paragone, però, non dovrebbe essere fatto a priori, perché quelli dei due registi sono due modi diversi di concepire il personaggio e il mondo che lo circonda. Per capire cos’è Batman per Burton bisognerebbe chiedersi: come sarebbe Gotham se fosse deformata, eccessiva? Ovviamente apparirebbe gotica, irreale, come l’abbiamo vista nei suoi film. E Joker come apparirebbe? Grottesco, clownesco, come lo era quello di Nicholson. Il Batman di Burton, quindi, non cerca il realismo, anzi, deforma la realtà e i personaggi che agiscono al suo interno, sottoponendo il tutto ad una stilizzazione quasi cartoonesca che risente dell’espressionismo tedesco nel cinema degli anni Venti, tramite l’uso della scenografia, dei costumi e del trucco.
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Saranno in molti a confrontare il Batman di Nolan con quello di Burton. Questo paragone, però, non dovrebbe essere fatto a priori, perché quelli dei due registi sono due modi diversi di concepire il personaggio e il mondo che lo circonda. Per capire cos’è Batman per Burton bisognerebbe chiedersi: come sarebbe Gotham se fosse deformata, eccessiva? Ovviamente apparirebbe gotica, irreale, come l’abbiamo vista nei suoi film. E Joker come apparirebbe? Grottesco, clownesco, come lo era quello di Nicholson. Il Batman di Burton, quindi, non cerca il realismo, anzi, deforma la realtà e i personaggi che agiscono al suo interno, sottoponendo il tutto ad una stilizzazione quasi cartoonesca che risente dell’espressionismo tedesco nel cinema degli anni Venti, tramite l’uso della scenografia, dei costumi e del trucco. Il Batman di Nolan, al contrario, si affida al realismo. Per entrare nella sua visione bisognerebbe domandarsi: come sarebbe Batman se esistesse veramente? Un miliardario che può permettersi di vestirsi da pipistrello e avere una macchina che sembra un carro armato. E Gotham come sarebbe? Simile a Chicago, luogo in cui il film è stato girato. E Joker? Non un clown, ma uno psicopatico, un vero killer fuori di testa. L’espressionismo (Burton) e il realismo (Nolan), come in pittura, sono correnti entrambe valide e non si può dire quale delle due sia la migliore. La preferenza personale, poi, è un’altra cosa. Nolan sceglie la via del noir, il suo film non ha nulla da spartire con le dozzinali pellicole attuali sui supereroi, ma è in realtà girato come se fosse un thriller, genere nel quale il regista è un maestro (si vedano i suoi ottimi film precedenti). Non a caso fa spesso uso di un abilissimo montaggio alternato, per gestire un ritmo che prende molto le distanze da quello degli episodi burtoniani. “Il Cavaliere Oscuro”, come lo stesso Batman, è un film che indossa un “costume”: è infatti un noir mascherato da film commerciale. Dietro il travestimento del grosso spettacolo si cela il vero marchio di un regista, un’elegante storia di crimine metropolitano (con influssi anche da Michael Mann) e gangsteristico. Forse fare un film di Batman è per Nolan solo una scusa per fare qualcos’altro. I personaggi sono dotati di spessore psicologico, elemento piuttosto raro in produzioni di questo tipo. I registi di altri film tratti da fumetti sono ossessionati dalla fedeltà ai fumetti stessi, pure nello stile visivo, e finiscono per realizzare “fumetti animati” più che film, con personaggi bidimensionali che si riducono a massacrarsi e a dire frasi retoriche d’effetto (come in “300”). Nolan sa bene che al cinema i “Clang!” e i “Bang!” non bastano, e anziché fotocopiare su celluloide i fumetti, dà un suo tocco alla sua opera facendone tutto quello che un film dovrebbe essere, anche se tratto da un fumetto: un film, e non un fumetto. Come detto prima, il Joker di Nicholson è molto diverso da quello del povero Heath Ledger, che ci regala un’interpretazione indimenticabile, viscerale, e toccante. Forse per Nicholson è stato più semplice diventare Joker, in fondo è come fare la parte, un po’ caricata, di se stesso, cioè quella di un mattacchione, e mentre vediamo il suo Joker continuiamo a vedere “Jack Nicholson che fa Joker”. Quando invece vediamo quello di Ledger, vediamo il Joker vero e proprio, nella sua forma più assoluta, incontrollabile. (Continua)
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alfiere
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domenica 19 agosto 2007
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year two - batman grow up
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Nel seguito di Chris Nolan Batman incontrerà
uno dei suoi più crudeli e squinternati nemici: il Joker. Anche lui, come lo stesso cavaliere scuro, hanno seri problemi con l'equilibrio psicologico, ma motivati e causati da origini diverse.
Entrambi indossano una maschera, ma il ghigno del Joker è permanente e non può essere rimosso, neanche con una chirurgia plastica, perchè è stato un incidente a ridurlo così. Entrambi nevrotici, si accusano reciprocamente di non essere nella norma. Il joker accusa Batman di vestirsi come un "sorcio Volante" e non capisce perchè anche quest'ultimo è mosso, in fondo, da un ossessione.
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enzo
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venerdì 1 agosto 2008
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hai mai danzato col diavolo nel pallido plenilunio
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Hai madanzato col diavolo nel pallido plenilunio? è forse la domanda ke il Joker del buon Jack Nicholson farebbe a Nolan. Film egregio, Il Cavaliere Oscuro, girato in modo impeccabile. Ma perché cimentarsi in un confronto che non condivide le stesse basi con la pellicola che ha dato il via a tutto e ha creato dei personaggi entrati nel mito (ormai se si dice Joker si pensa a quello di Nicholson)? Non è un gioco rischioso? Forse non perso, ma sicuramente neanche vinto.
Splendido Ledger in Joker. Inesistente il confronto con quello di Nicholson. Sono due personaggi che condividono il nome e il colore bianco del viso, chi per un motivo, chi per un altro. Niente di più. Cinico nella sua follia quello del compianto Ledger, perverso e grottesco quello di Nicholson.
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Hai madanzato col diavolo nel pallido plenilunio? è forse la domanda ke il Joker del buon Jack Nicholson farebbe a Nolan. Film egregio, Il Cavaliere Oscuro, girato in modo impeccabile. Ma perché cimentarsi in un confronto che non condivide le stesse basi con la pellicola che ha dato il via a tutto e ha creato dei personaggi entrati nel mito (ormai se si dice Joker si pensa a quello di Nicholson)? Non è un gioco rischioso? Forse non perso, ma sicuramente neanche vinto.
Splendido Ledger in Joker. Inesistente il confronto con quello di Nicholson. Sono due personaggi che condividono il nome e il colore bianco del viso, chi per un motivo, chi per un altro. Niente di più. Cinico nella sua follia quello del compianto Ledger, perverso e grottesco quello di Nicholson. Entrambi gli attori danno al personaggio un'anima, diversa, che rispecchia alla perfezione la visione Nolaniana per il primo e Burtoniana per il secondo.
Ciò che lascia perplesso dell'opera di Nolan non è il Batman più umano, l'eroe "della porta accanto", senza super poteri; è il voler spiegare tutto e a tutti i costi, è il voler dimostrare che Batman potrebbe esistere nella realtà, lasciando poco spazio per l'immaginazione e il mistero. Il fascino dell'uomo pipistrello sta proprio nel fatto che vive nella fantasia, in una città fantastica, non reale. è il padrone incontrastato delle tenebre e pur rappresentando un bagliore nella notte non si svela mai in tutto e per tutto. Ed è questo il suo fascino.
Gotham stessa è un turbinio di perversioni, una città invivibile e violenta, il tutto in modo eccessivo. Nessuno vorrebbe viverci. Ma anche in una location del genere una speranza c'è. Ed è in un tale ambiente che un uomo vestito da pipistrello trova la sua ragion d'essere. In una città reale stemperata negli eccessi, come quella di Nolan, sarebbe soltanto un fenomeno da baraccone.
Buona l'introspezione psicologica dei personaggi che mancava nei film di Barton, ma Nolan dovrebbe ridare a Batman quel fascino misterioso ed esoterico che ha un po' perduto negli ultimi due capitoli.
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matteo cavezzali
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mercoledì 30 luglio 2008
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un cavaliere chiaro-oscuro
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Mentre Christian Bale finisce nelle pagine di cronaca per aver picchiato la madre, il Batman che interpreta non appare così “cattivo” come l’attore che lo interpreta. “Il cavaliere oscuro” è il sesto capitolo dell’epopea del vendicatore mascherato, il secondo firmato da Christopher Nolan, ed esplora il lato malvagio del supereroe della Dc. Il film prende le distanze dal Batman classico di Bob Kane, e riprende le atmosfere cupe e violente degli albi a fumetti di Frank Miller e Alan Moore, ben lontano dal Batman colorito e gigione dei telefilm anni ’60 e quello del cinema di Joel Schumacher. Il cavaliere oscuro lotta contro un male sociale, la mafia. Il piano di Batman è infatti annichilire il boss Maroni e la malavita organizzata colpendo i loro risparmi in banca.
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Mentre Christian Bale finisce nelle pagine di cronaca per aver picchiato la madre, il Batman che interpreta non appare così “cattivo” come l’attore che lo interpreta. “Il cavaliere oscuro” è il sesto capitolo dell’epopea del vendicatore mascherato, il secondo firmato da Christopher Nolan, ed esplora il lato malvagio del supereroe della Dc. Il film prende le distanze dal Batman classico di Bob Kane, e riprende le atmosfere cupe e violente degli albi a fumetti di Frank Miller e Alan Moore, ben lontano dal Batman colorito e gigione dei telefilm anni ’60 e quello del cinema di Joel Schumacher. Il cavaliere oscuro lotta contro un male sociale, la mafia. Il piano di Batman è infatti annichilire il boss Maroni e la malavita organizzata colpendo i loro risparmi in banca. Il film è debitore al poliziesco in stile CSI, da cui riprende scene da laboratorio pseudo-scientifiche, cita il cinema noir e richiama lo spionaggio con effetti speciali e armi futuristiche alla 007. Il vero eroe oscuro del film, sadico e anarchico, è Heath Ledger con la sua magistrale interpretazione di Joker. Il clown malvagio e sbiascicante dalla faccia sfregiata è il lato schizofrenico e imprevedibile della crudeltà. Tra gli aspetti più riusciti del film è l’ambientazione: una Gotham City governata dal terrore, in cui politici e i giudici che lottano contro la mafia sono assassinati con freddezza. Abbastanza efficace anche la lettura sociale, incarnata dal reietto Joker. Il piano diabolico del pagliaccio è volto a rivelare i pregiudizi della società, che considera sacrificabile la vita di carcerati per quella di civili, e disposta a immolare innocenti per salvare politici di rilievo. L’ambiguità della politica e la sua doppiezza è incarnata da “duefacce”, eroe dalla anti-mafia nel primo tempo, che si trasforma in un efferato criminale nel secondo. Se il film inizia bene, poi si perde un po’ in una serie infinita di scazzottamenti: cazzotti per strada, cazzotti in macchina, in moto, in cima a grattacieli, e chi più ne ha più ne metta, per un totale di almeno sessanta minuti puliti puliti di botte da orbi. In fin dei conti Bruce Wayne è un miliardario spaccone e “patacca”, sempre circondato di belle ragazze, che si trasforma di notte in un Batman represso, macho e con la raucedine, i cui sensi di colpa appaiono fasulli e ipocriti. Tutto sommato risulta più gradevole il vacillante Joker, folle e rabbioso, ma sincero. Adattabile al film, l’efficace commento con cui Ledger, nella sua ultima interpretazione, apostrofa il cavaliere mascherato: “ma perché sei così serio?!”
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jrambo
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venerdì 10 aprile 2009
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l' oscurità del potere
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Più che il cavaliere oscuro, questo film poteva essere chiamato la città oscura.
La vera protagonista di questa pellicola infatti è Gotham City, fatta di persone buone e cattive come ogni altra città anche se come succede sempre di più nel mondo attuale le seconde hanno in mano il potere e di fatto il controllo su quelle buone.
Nel caso di questo film troviamo Gotham City che deve fare i conti oltre che con la criminalità di strada anche con la mafia che ormai ha esteso il suo potere anche all' interno delle forze dell' ordine.
La gente aspetta un segnale di speranza ma Batman da solo sembra veramente non bastare e mai come in questa rivisitazione si vede un uomo così solo, quasi indifeso che salva delle persone ma ne lascia morire altre perchè il crimine è talmente diffuso anche per un' eroe notturno come lui.
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Più che il cavaliere oscuro, questo film poteva essere chiamato la città oscura.
La vera protagonista di questa pellicola infatti è Gotham City, fatta di persone buone e cattive come ogni altra città anche se come succede sempre di più nel mondo attuale le seconde hanno in mano il potere e di fatto il controllo su quelle buone.
Nel caso di questo film troviamo Gotham City che deve fare i conti oltre che con la criminalità di strada anche con la mafia che ormai ha esteso il suo potere anche all' interno delle forze dell' ordine.
La gente aspetta un segnale di speranza ma Batman da solo sembra veramente non bastare e mai come in questa rivisitazione si vede un uomo così solo, quasi indifeso che salva delle persone ma ne lascia morire altre perchè il crimine è talmente diffuso anche per un' eroe notturno come lui.
Intanto la mafia fa girare i soldi come niente fosse, solo che la violazione delle regole e quindi della legalità genera anche figure sopra le righe e anarchiche come Joker, il clown dal sorriso beffardo che si allea con la famiglia per uccidere il cavaliere oscuro.
In verità il modo di agire di quest' ultimo non ha niente in comune con il metodo più silenzioso della criminalità organizzata, ma è una figura generata dal degrado della città e che fa del caos e della distruzione il suo unico fine.
Tra questo però si distinguono ancora persone di valore che si battono per la difesa dei diritti dei cittadini di poter vivere tranquilli e qui entra in scena un' altro personaggio fondamentale come il procuratore distrettuale di GOTHAM, Harvey Dent, interpretato da uno straordinario Aaron Eckart che supera tutti a livello di carisma e personalità.
Ad un certo punto del film sembra lui il personaggio principale ma va detto che anche i dialoghi deliranti di Joker/Heath Ledger meritano da soli la visione.
Unica nota un pò stonata è il Batman di Christian Bale che a volte sembra sottotono ma questa forse è un' osservazione figlia del tipo di caratterizzazione che il regista e la sceneggiatura ha voluto conferire all' eroe in questo film dall' atmosfera cupa e tesa.
L' azione non manca e così qualche tocco di ironia è ben piazzato e tutti gli altri protagonisti secondari sono impeccabili.
Nel complesso un film un pò lungo ma molto avvincente che mostra un' eroe piccolo davanti a tanta violenza.
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diego83
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mercoledì 30 luglio 2008
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bello,ma si poteva fare meglio...
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Il mio giudizio sul film è positivo per quel che riguarda la vicenda in se,ma lascia qualche perplessità ai buon gustai delle sottigliezze come me, che mal digeriscono le cose un po' frettolose buttate la solo per far spettacolo.
Cominciamo col dire che le due ore emezza di durata del filmone sono volate via in un battibaleno e il regista, saggiamente,più che alle vicende ha voluto dare particolare attenzione alla psiche e ai conflitti dei personaggi.Nel turbine dei sentimenti e dei colpi di scena, quello che ne esce meglio è senza dubbio la figura del Jocker che ruba la scena a Batman per il maggiore carisma e la vita no-regole che professa e conduce.La mia sensazione è stata sin dall'inizio di un uomo inataccabile,cinico,spietato e privo di punti deboli,uno di quelli per intenderci che ha capito come gira il mondo,e che lo porta con irriverenza a danzare tra gloria e distruzione con il comune senso civico di giustizia, sapendo che ne sarebbe uscito vincitore in ogni caso.
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Il mio giudizio sul film è positivo per quel che riguarda la vicenda in se,ma lascia qualche perplessità ai buon gustai delle sottigliezze come me, che mal digeriscono le cose un po' frettolose buttate la solo per far spettacolo.
Cominciamo col dire che le due ore emezza di durata del filmone sono volate via in un battibaleno e il regista, saggiamente,più che alle vicende ha voluto dare particolare attenzione alla psiche e ai conflitti dei personaggi.Nel turbine dei sentimenti e dei colpi di scena, quello che ne esce meglio è senza dubbio la figura del Jocker che ruba la scena a Batman per il maggiore carisma e la vita no-regole che professa e conduce.La mia sensazione è stata sin dall'inizio di un uomo inataccabile,cinico,spietato e privo di punti deboli,uno di quelli per intenderci che ha capito come gira il mondo,e che lo porta con irriverenza a danzare tra gloria e distruzione con il comune senso civico di giustizia, sapendo che ne sarebbe uscito vincitore in ogni caso.
A mio avviso, ad una trama affascinante e profonda però,fa contrasto una scelta talvolta surreale di contorno al tutto.
Partiamo dal costume di Batman: il film apre con il costume vecchio,imbruttito di parecchio rispetto al Batman begins,per giustificare poi la scelta di un costume più snodabile e se possibile ancora più brutto sia nel colore che nella forma (il viso era troppo tondo!!)
La moto:già è stato difficile accettare la nuova batmobile nel begins che era,parola di Fox un mezzo gettaponti,appare molto improbabile che da un simile mezzo ne esca una moto surreale,senza un serbatoio e con le ruote che girano in tutti i sensi(ricordate quando esce in derapata dal muro?).Per non parlare delle scene del cambio direzione sollevandosi sul muro...io ritengo che in un film realista come questo batman,ste trovate fantasmagoriche vadano tranquillamente glissate con cambi di scena.
Two face:Eccessivo il trucco apportato a 2 facce...un uomo in quelle condizioni come minimo muore tra atroci sofferenze,invece sembrava un terminator che non si fermava mai...dai dai!!Il trucco andava fatto al massimo sullo stile Freddy Kruger!
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(di ervin)
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vales.
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mercoledì 22 settembre 2010
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bravissimo ledger
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Il successo e l'interesse dipendono sicuramente soprattutto da Ledger: bravissimo, inquietante ed aiutato anche da un azzeccato doppiaggio italiano. Inespressivo ed impassibile di fronte ogni tipo di evento sino a diventare irritante è invece Bale: ma a chi è venuto in mente di scritturarlo come protagonista?! Ha solo un bel fisico, per il resto, volto insignificante, privo di emozioni e, per me, personaggio assolutamente trascurabile per tutto il film. Non emerge, Ledger lo eclissa e dipende dal suo paziente maggiordomo tutto-fare. Bale a parte, la regia è intrigante e l'atmosfera macabra della mitica Gotham City non risulta così artefatta. In generale, un film che merita di essere visto principalmente per il talento e il carismo del compianto Joker.
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pensionoman
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giovedì 17 marzo 2011
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arte è libertà?
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l'arte è libertà? certo che si, innanzitutto di espressione. dunque chiedo venia in anticipo in vece e per conto di coloro che osannando questo "capolavoro" e disprezzano i "poveri dissenzienti" che non capiscono niente... certo la somma dei consensi non fa la legge di gravità, se è vero che pure la Bibbia viene messa in discussione, ed è una fortuna altrimenti cose terribili come il nazismo sarebbero state "indiscussi" capolavori del pensiero come il batman di Nolan... fuor di ironia devo sommessamente rilevare che il film, a differenza del primo begins esso si una piccola perla, è un film scadente di grandi intenti e aspirazioni ma che si avviluppa su se stesso attraverso una trama debole confusa e incoerente, molto fracassone e ondivago, quasi onirico (a mo del futuro successivo inception, altrettanto ambizioso ma inconcludente e dispersivo), un po' eretistico e scollato.
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l'arte è libertà? certo che si, innanzitutto di espressione. dunque chiedo venia in anticipo in vece e per conto di coloro che osannando questo "capolavoro" e disprezzano i "poveri dissenzienti" che non capiscono niente... certo la somma dei consensi non fa la legge di gravità, se è vero che pure la Bibbia viene messa in discussione, ed è una fortuna altrimenti cose terribili come il nazismo sarebbero state "indiscussi" capolavori del pensiero come il batman di Nolan... fuor di ironia devo sommessamente rilevare che il film, a differenza del primo begins esso si una piccola perla, è un film scadente di grandi intenti e aspirazioni ma che si avviluppa su se stesso attraverso una trama debole confusa e incoerente, molto fracassone e ondivago, quasi onirico (a mo del futuro successivo inception, altrettanto ambizioso ma inconcludente e dispersivo), un po' eretistico e scollato.. insomma un prodotto scarso. dopo l'ottimo batman begins sono molto deluso... mah!!! e dire che riservavo epiteti come capolavoro ad autentiche opere eccelse come "Le vite degli altri".. va beh sarà xchè di cinema nn ne capisco proprio niente... mi inchino alla maggioranza e a Nolan... "IL regista" come l'ha definito qualkuno più saggio di me
ossequi e un abbraccio a tutti
sempre buona visione
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[+] bravissimo
(di the man of steel)
[ - ] bravissimo
[+] sinceramente dispiaciuto
(di the man of steel)
[ - ] sinceramente dispiaciuto
[+] rido di gusto
(di the man of steel)
[ - ] rido di gusto
[+] ...volete sapere la verità? parte 1
(di andrea levorato)
[ - ] ...volete sapere la verità? parte 1
[+] p.s. scusate...
(di andrea levorato)
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levesque
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giovedì 24 luglio 2008
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bello, ma...
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Le aspettative su questo film erano molto alte, considerando alcuni elementi come il cast (direi sensazionale), la regia (nolan, secondo me uno dei migliori in circolazione), la sceneggiatura (curata dal fratello di christopher nolan che già aveva lavorato per memento e the prestige, altri due grandi film), il nuovo joker interpretato dal compianto heath ledger e soprattutto il primo capitolo della nuova serie ossia batman begins, un film davvero molto bello e avvincente. Tuttavia dopo aver visto il cavaliere oscuro posso dire che queste aspettative sono state rispettate in parte: sugli attori principali non c'è nulla da dire... tutti hanno interpretato alla perfezione i ruoli, soprattutto aaron eckhart e heath ledger, e a mio avviso hanno anche rubato un pò la scena a batman, interpretato dal solito christian bale; ottimi anche gli altri, alcuni già presenti in batman begins (morgan freeman, gary oldman, michael caine) e altri nuovi (maggie gyllenhaal, eric roberts), più qualche cameo (all'inizio c'è cillian murphy, lo spaventapasseri già visto in batman begins, e william fichtner, direttore della banca).
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Le aspettative su questo film erano molto alte, considerando alcuni elementi come il cast (direi sensazionale), la regia (nolan, secondo me uno dei migliori in circolazione), la sceneggiatura (curata dal fratello di christopher nolan che già aveva lavorato per memento e the prestige, altri due grandi film), il nuovo joker interpretato dal compianto heath ledger e soprattutto il primo capitolo della nuova serie ossia batman begins, un film davvero molto bello e avvincente. Tuttavia dopo aver visto il cavaliere oscuro posso dire che queste aspettative sono state rispettate in parte: sugli attori principali non c'è nulla da dire... tutti hanno interpretato alla perfezione i ruoli, soprattutto aaron eckhart e heath ledger, e a mio avviso hanno anche rubato un pò la scena a batman, interpretato dal solito christian bale; ottimi anche gli altri, alcuni già presenti in batman begins (morgan freeman, gary oldman, michael caine) e altri nuovi (maggie gyllenhaal, eric roberts), più qualche cameo (all'inizio c'è cillian murphy, lo spaventapasseri già visto in batman begins, e william fichtner, direttore della banca). Ottime le riprese, soprattutto quelle dall'alto e quelle degli inseguimenti, ed effetti speciali discreti (tra cui l'aspetto di due facce). La storia, che considero comunque la cosa più importante, mi è piaciuta, ma non mi ha convinto: è vero che cattura l'attenzione dello spettatore fino all'ultimo anche per i numerosi colpi di scena, ma è troppo frammentata e si passa troppo rapidamente da momenti lenti a scene intense; inoltre in alcuni momenti caldi del film si passa troppo rapidamente da un luogo all'altro, creando un pò di confusione. Queste cose mi hanno lasciato un pò perplesso e probabilmente influiscono sul mio giudizio globale: un ottimo film, paragonabile forse anche con i batman di tim burton, ma lontano da capolavori come il padrino, le ali della libertà, blade runner ecc ecc... cito questi film per il semplice fatto che il cavaliere oscuro in questo momento è al primo posto della top250 del sito IMDB col voto di 9.5 e circa 110mila votanti, quindi migliore film della storia del cinema, il che mi sembra davvero troppo. Io consiglio a tutti di vederlo perchè è comunque un bel film, ma non aspettatevi un capolavoro sui livelli dei più grandi film della storia del cinema.
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