Il curioso caso di Benjamin Button |
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Un film di David Fincher.
Con Brad Pitt, Cate Blanchett, Tilda Swinton, Julia Ormond, Jason Flemyng.
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Titolo originale The Curious Case of Benjamin Button.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 159 min.
- USA 2008.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 13 febbraio 2009.
MYMONETRO
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di Luigi ChiericoFeedback: 36976 | altri commenti e recensioni di Luigi Chierico |
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giovedì 31 marzo 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Si deve moltissimo al regista David Fincher per aver saputo portare sullo schermo una vicenda tanto travagliata ed originale riuscendo a catalizzare l’ attenzione e l’interesse di tutti gli spettatori per l’intera lunga proiezione del film. L’dea parte da un grande scrittore, morto a solo 44 anni, Francis Scott Fitzgerald (vedi film Adorabile infedele con Gregory Peck, Eddie Albert, Deborah Kerr del 1959), il peso dell’ intera lunga vicenda è affidato a due ottimi attori : Brad Pitt e Cate Blanchett che hanno offerto prova di grandissima interpretazione, in una trasformazione di corpi e d’anima che è una metamorfosi di immagine e sentimento. I corpi si trasformano col tempo, destinati normalmente ad invecchiare, ma se si porta con sé sempre l’entusiasmo giovanile cede il corpo ma non l’amore. Amore ed erotismo si rincorrono tra la tristezza ed il piacere attraverso sguardi e sorrisi di infinita dolcezza. Una storia nuova, al limite del paradosso, ma poco importa se è avvincente e convincente. Un orologio non si è fermato per arrestare il tempo ma addirittura va all’indietro per restituire quel che si è perso anche in guerra o su un letto d’ospedale dove nasce una creatura destinata ad essere l’orologio. Un neonato deve tornare neonato, un paradosso? Forse, ma seguiamo l’evolversi della storia di Benjamin Button e di Daisy Fuller, una parabola discendente ed una crescente, si incontrano, si sfiorano si confondono finché non riprendono il loro percorso inverso. Come in una favola anche qui c’è un bambino “ brutto come un vecchio rospo” , “Un uomo bambino, un uomo diverso”. Tutta la storia va dalla fine della prima guerra mondiale ad oltre la seconda, ed è in quell’epoca che Benjamin può dire:”Era la prima volta che una donna mi baciava, non si dimentica mai”. O tempora o mores! Insieme all’evolversi dei fatti vi è una colonna sonora bellissima, una vera dolce armonia, un canto del cuore ed una voce bellissima intona un’altrettanto bellissima canzone. Tra tanta musica,sorprende lo “sconosciuto ritrovato” suonare al pianoforte. La natura mostra i suoi spettacoli, albe e tramonti, mari in tempesta, una battaglia navale rappresentata in una maniera nuova, il fuoco occupa la sala,la paura l’anima. Gli occhi continuano ad ammirare la natura, mentre si ascolta la storia dei colibrì, si guardano i due protagonisti desiderarsi e trasformarsi, non è la bellezza a vincere ma la bontà, non la carne ma lo spirito, non la condizione sociale o l’età ma quel che si prova dentro. La fotografia e le riprese bellissime nascondono la bruttura ed il dolore, la vecchiaia che accompagna gli anziani è la vecchiaia di tutti ma non è quella “curiosa di Benjamin”. A secondo della narrazione la tinta della pellicola passa dal color ocra al marroncino, offrendo qualche scena in bianco e nero, mentre splende in tutta la sua magnificenza dinanzi ad un lago, ad un cielo che si tinge di rosso, ad un firmamento ricco di stelle. Tutti i tanti attori sono eccellenti ma quel che si ammira,oltre al fascino sottile di Cate Blanchett e al candore di Brad Pitt, è la scenografia, il trucco e gli effetti che a ragione hanno meritato l’Oscar. E con l’ultima scena con un batter d’ali di un colibrì sulla finestra dell’ospedale, dove sta morendo Daisy Fuller (Cate Blanchett), anche l’orologio della vita si ferma per tutti, con l’augurio di Benjamin (Brad Pitt):”Tutti possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio e trovare la forza di ricominciare da zero”.chibar22@libero.it
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