Titolo originale | O quinto império - Ontem como hoje |
Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Portogallo, Francia |
Durata | 127 minuti |
Regia di | Manoel de Oliveira |
Attori | Luís Miguel Cintra, Ricardo Trepa, Gloria De Matos, Miguel Guilherme, David Almeida Ruy de Carvalho, José Manuel Mendes. |
Uscita | venerdì 15 luglio 2005 |
MYmonetro | 3,00 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 25 settembre 2012
Tratto dal dramma El Rei Sebastião di José Régio. Lo scrittore, critico, poeta,
drammaturgo e saggista, illustre figura letteraria tutt'oggi celebrata, aveva dichiarato
di volere analizzare in quest'opera il re
VENEZIA FUORI CONCORSO In Italia al Box Office Il quinto impero ha incassato 18,5 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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A 94 anni suonati, Manoel De Oliveira è un regista che non smette mai di sorprendere, e per la 61° Mostra del cinema di Venezia, durante la quale riceverà il Leone d'oro alla carriera, dirige un film che è una riflessione sul potere, nel passato e nel presente.
Tratto dal dramma di Josè Regio, Il quinto impero,è la storia del Re Sebastiano, che nutriva l'utopia di conquistare il mondo per creare una terra in cui regnava la pace. Un solo regnante, un solo Papa, un solo popolo. In seguito a una sconfitta sul campo, il suo corpo non fu mai trovato e il mito narra che prima o poi riapparirà tra le nebbie per portare avanti il suo sogno.
L'antica leggenda è il punto di partenza di cui si avvale il maestro portoghese per una riflessione su temi di attualità e sulla crisi odierna di ideali.
De Oliveira non tradisce la sua messa in scena teatrale e declamata (buona la prova di Riardo Trepa che interpreta il regnante) e fa svolgere la scena all'interno del castello, nella notte precedente alla disfatta di Alcacèr-Quibir, durante la quale il re riceve le visite di fantasmi e profeti.
Composto di esercizi di stile e di quadri perfetti e rigorosi, il film non è però fuori dal tempo, e così come ci suggerisce il sottotitolo Ieri come oggi, si trasforma in una visione attuale del mondo, in cui gli interessi economici sono l'unico obiettivo preso in considerazione.
Un'altra grande opera di Manoel De Oliveira.
Analisi declamata in palazzi regali, ispirata a un testo teatrale di José Régio, di una figura leggendaria della storia portoghese presente pure nella mitologia musulmana: Sebastiano, re cinquecentesco molto atteso (e Desejado) che scomparve dopo una sconfitta in battaglia nel 1578 diventando re occulto (Encoberto), un messia il cui ritorno viene atteso come un’apparizione tra la nebbia.
Il «Quinto Impero» era il sogno utopico (e rischioso) perseguito, a metà del Cinquecento, dal giovane Sebastiano del Portogallo che, ultimo Crociato, voleva sottomettere con la guerra gli Infedeli del suo tempo per dar loro un solo Dio e un solo Re. Finendo per soccombere, nella battaglia di Alcázarquivir alle forze soverchianti dello Sceriffo del Marocco.
Uno dei grandi miti della cultura portoghese, quello del Re Sebastiano e della sua utopia del Quinto Impero, arriva sugli schermi grazie al novantaseienne Manoel De Oliveira che a partire dal dramma di José Régio mescola Storia e memoria per raccontare il fallimento delle nuove utopie. Il regista mette in scena infatti la leggenda del sovrano che sognò l’unificazione di tutto il mondo sotto l’impero [...] Vai alla recensione »
Dopo i regni caduchi della storia umana, il quinto impero sarà quello di Cristo, regno di pace universale. Manoel de Oliveira torna a un tema che ha già affrontato in altri suoi film. Torna al sebastianismo, al mito dire Sebastiano, nipote di Carlo V, che nel 1578 partì per il Marocco in quella che voleva essere l’ultima crociata contro l’islam. Nella battaglia di Alcàcer-Quibir, i portoghesi furono [...] Vai alla recensione »
Il quinto impero, oggi come ieri spiega e attualizza, con il disprezzo tipico di De Oliveira per ogni pigrizia realistica, il mito di re Sebastiano, scomparso nel nulla nel 1578, dopo una battaglia perduta disastrosamente contro gli arabi. «Re Atteso», poi «Re Nascosto» e infine «Re che tornerà trionfante» su un cavallo bianco a riportare il dominio cristiano.