Anno | 1972 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Pier Paolo Pasolini |
Attori | Hugh Griffith, Franco Citti, Laura Betti, Ninetto Davoli, Joséphine Chaplin, Alan Webb Tom Baker, Vittorio Fanfoni, Anita Sanders, Vernon Dobtcheff, Jenny Runacre, Phil Davis (II). |
Tag | Da vedere 1972 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,65 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 18 dicembre 2012
Secondo film della Trilogia della vita in cui Pasolini ridusse per lo schermo le famose raccolte di novelle del Trecento. Il film è stato premiato al Festival di Berlino, In Italia al Box Office I racconti di Canterbury ha incassato 6,6 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Secondo film della Trilogia della vita in cui Pasolini ridusse per lo schermo le famose raccolte di novelle del Trecento. Questa volta è di scena l'Inghilterra di Geoffrey Chaucer con i suoi pellegrini sulla via dell'abbazia di Canterbury per onorare la tomba di san Thomas Beckett. I racconti che narrano per ingannare la noia del viaggio sono ora drammatici, ora farseschi, ora teneri, ora grossolani.
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Dopo il Decameron, Pasolini realizza il secondo film appartenente alla cosiddetta Trilogia della Vita. In questa seconda opera il regista trae spunto dall'opera di Geoffrey Chaucer, interpretato personalmente dallo stesso regista nel film. Otto sono i racconti qui presenti, storielle divertenti e piccanti, per alcuni magari un pò scabrose.
Secondo episodio della Trilogia della vita, I racconti di Canterbury si distacca nettamente da tutti gli alti film di Pasolini. Personalmente non condivido il punto di vista di Morandini, che lo definisce come un film tetro e scurrile; anzi, tutte e tre le opere della Trilogia, in modo paradossale rispetto ai temi che trattano, fanno emergere una limpidezza ed una positività che raramente avevamo [...] Vai alla recensione »
Una grande opera letteraria fatta film. Non sono un grande cultore di letteratura, ma è lecito comunque avere dei dubbi, visto che il film parla di persone che si orinano adosso e si petano in faccia. Anche a livello visivo non trovo questa grande genialità, ci sono registi molto più bravi e sottovalutati in Italia.