I racconti di Canterbury

Acquista su Ibs.it   Dvd I racconti di Canterbury   Blu-Ray I racconti di Canterbury  
Un film di Pier Paolo Pasolini. Con Hugh Griffith, Franco Citti, Laura Betti, Ninetto Davoli, Joséphine Chaplin.
continua»
Commedia, Ratings: Kids+16, durata 110 min. - Italia 1972. MYMONETRO I racconti di Canterbury * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

I racconti di Canterbury. Valutazione 4 stelle su cinque

di Nicolas Bilchi


Feedback: 3995 | altri commenti e recensioni di Nicolas Bilchi
domenica 8 gennaio 2012

Secondo episodio della Trilogia della vita, I racconti di Canterbury si distacca nettamente da tutti gli alti film di Pasolini. Personalmente non condivido il punto di vista di Morandini, che lo definisce come un film tetro e scurrile; anzi, tutte e tre le opere della Trilogia, in modo paradossale rispetto ai temi che trattano, fanno emergere una limpidezza ed una positività che raramente avevamo ritrovato nelle opere di questo regista. Il suo obiettivo di fornire una via di fuga dal processo di omologazione socio-culturale cui il capitalismo stava conducendo l'Italia si concretizza nella rivalutazione della sessualità come momento in cui si afferma in tutta la sua naturale potenza l'unicità dell'individuo rispetto al resto della massa. Spogliando il sesso da ogni preconcetto del nostro sistema di valori (indotto), Pasolini si poneva il compito di individuare in quali parti della nostra vita animale fosse ancora possibile scappare dal conformismo e dal pregiudizio. Una visione semplicistica ed utopica? Forse si potrebbe anche dire di sì, ma ciò non cambia che in quei tre film, ed in particolare nei Racconti di Canterbury, sia avvertibile un'atmosfera di serenità che mai prima, neanche nelle opere di difesa del sottoproletariato, aveva mai animato la mano del regista. L'unica pecca che il film porta con sè, riguardo la quale non si può che dare ragione a Morandini, è il fatto che le immagini che vengono proposte, pur partendo da questo ideale di purificazione dell'idea della sessualità da tutti i vincoli imposti dal pensiero moderno, finiscono per essere comunque contaminate da quello spirito battagliero, provocatorio ed anarchico (verso le istituzioni preesistenti) che ha massicciamente caratterizzato la seconda parte della produzione cinematografica di Pasolini, a partire almeno da Edipo Re. Così facendo, il poeta emiliano riduce in parte l'energia mistica che dovrebbe circondare le scene più spinte; un errore che lo conduce ad inserire elementi di perversione nell'innocenza del desiderio, ma che sarà in grado di non ripetere nel sucessivo Il fiore delle Mille e una notte, dove si giunge finalmente alla rappresentazione di un sesso assolutamente sano, inteso come una "forma d'amore" che non nasconde dietro di sè nessun anelito di violenza e volgarità (e difatti non subì alcun sequestro o taglio da parte della censura). Inoltre questa ben percepibile serenità che pervade I racconti diminuisce l'impeto ribelle del regista, conducendolo ad una regia più posata e razionale, più ricercatamente "artistica". E' evidente lo sforzo maggiore di regia, assolutamente insolito per un autore inesperto dei trucchi del mestiere, e di fotografia che Pasolini porta avanti con un interesse che nelle sue produzioni precedenti risultava subordinato al desiderio di criticare, condannare, provocare. Il risultato finale è il film più cinematografico di un regista che non ha mai avuto la concezione delle potenzialità tecniche del mezzo, servendosene semplicemente come strumento per riprodurre in una forma nuova, a suo modo più diretta ed efficace delle parole dei suoi testi, le tematiche fondamentali della sua filosofia; di conseguenza coi Racconti di Canterbury ci troviamo di fronte ad un Pasolini "insolito", che si diverte a scavare nelle dinamiche della macchina da presa, per lasciarsi andare a panoramiche, carrellate, inquadrature particolari che nelle altre circostanze lasciavano il passo alle tecniche più basilari e strettamente funzionali alla trasmissione del messaggio prefigurato. Per chi ha seguito in ordine cronologico l'evoluzione del pensiero (e, di pari passo, del cinema) di Pier Paolo Pasolini, questo film non può che rappresentare un momento di luminosità all'interno di una filmografia che per troppi anni era stata adombrata da un pessimismo apparentemente incommensurabile.

[+] lascia un commento a nicolas bilchi »
Sei d'accordo con la recensione di Nicolas Bilchi?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
43%
No
57%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di Nicolas Bilchi:

Vedi tutti i commenti di Nicolas Bilchi »
I racconti di Canterbury | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
MYmovies

Pubblico (per gradimento)
  1° | faber
  2° | onufrio
  3° | nicolas bilchi
Festival di Berlino (1)


Articoli & News
Shop
DVD
Scheda | Cast | News | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità