Funny Girl

Il film racconta la vita di Funny Brice che nel periodo tra le due guerre fu la stella delle "Ziegfeld Follies", la più famosa compagnia americana di varietà. Fanny era piuttosto bruttina, ma possedeva un talento eccezionale. 

Fanny Brice, una ragazza ebrea di umili origini, sogna di diventare una star e comincia a lavorare nel mondo dello spettacolo, riscuotendo ben presto una vasta popolarità grazie al suo talento comico e alle sue eccezionali doti canore. Ingaggiata dall'impresario Ziegfeld e consacrata come una stella del varietà musicale, Fanny si innamora del giocatore d'azzardo Nick Arnstein, con il quale vivrà una tormentata love-story.
Il regista William Wyler, al penultimo film della sua quarantennale produzione, si cimenta per la prima volta con il genere musicale portando sullo schermo Funny girl, il musical basato sulla vita e la carriera di Fanny Brice, diva del vaudeville degli anni '10 e '20. Finanziato dal produttore Ray Stark (genero di Fanny Brice), Funny girl è stato sceneggiato da Isobel Lennart, già autrice dell'omonimo musical di Broadway con le canzoni di Jule Styne e Bob Merrill; protagonista del film, nella parte che aveva già interpretato a teatro nel 1964, è la celebre cantante Barbra Streisand, perfetta in un ruolo - quello della Brice - che presenta numerose analogie con il suo stesso percorso artistico e con il suo carattere ambizioso e determinato. Il risultato è uno dei musical hollywoodiani più famosi di sempre, premiato con due Golden Globe ed affermatosi come il più grande successo commerciale del 1968, con 58 milioni di dollari incassati al botteghino americano ed oltre 40 milioni di spettatori.
Nell'arco di circa due ore e mezzo, Funny girl ripercorre in un lungo flashback i primi anni della carriera di Fanny Brice, una ragazza goffa e poco avvenente, ma in grado di imporsi all'attenzione del pubblico in virtù delle sue innate capacità e della sua voce straordinaria: dagli esordi in un teatrino di provincia all'arrivo alla corte del leggendario impresario Ziegfeld (Walter Pidgeon), dal trionfo sui palcoscenici di Broadway al matrimonio con l'affascinante Nick Arnstein (Omar Sharif), per concludersi con la loro malinconica separazione finale. Con una sapiente alternanza fra dramma e commedia, la pellicola si sofferma sulla descrizione della personalità fiera e indomabile della protagonista, che richiama altri memorabili personaggi femminili del cinema di Wyler, popolato da donne forti e indipendenti pronte ad affrontare con coraggio le innumerevoli difficoltà della vita.
Girato con indubbia maestria e confezionato in maniera eccellente (scenografie, costumi), il film di Wyler si offre come un interessante ritratto del mondo frenetico e vitale del teatro di varietà di inizio Novecento. Un'opera convenzionale nell'impostazione e forse eccessiva nella durata, ma riscattata dalla bellissima colonna sonora di Walter Scharf e dalla strepitosa interpretazione di Barbra Streisand, che al suo esordio cinematografico ha ottenuto il premio Oscar e il Golden Globe come miglior attrice; indimenticabili le sue performance in canzoni quali People, Don't rain on my parade, Funny girl e la struggente My man, che chiude la pellicola. Nel 1975, la Streisand è tornata a ricoprire il ruolo di Fanny Brice nel sequel Funny lady, diretto da Herbert Ross.